Gio. Mar 28th, 2024

«L’amministrazione comunale di Giuseppe Falcomatà e Tonino Perna, grazie anche all’incredibile silenzio  di Rosanna Scopelliti, ha affidato un appalto a un imprenditore che si è rifiutato di denunciare un gravissimo atto di violenza – secondo quanto pubblicato da Il Dispaccio – nei confronti di un suo dipendente; tutto ciò è avvenuto nonostante sei mesi fa avessimo fatto precise e documentate denunce pubbliche sul fatto che – sempre l’imprenditore in questione – fosse indicato da Carmine De Stefano come un ‘uomo loro’. Falcomatà non è nuovo a elargizioni arbitrarie e disinvolte di appalti, e per questo è già andato a processo. D’altra parte non ha forse candidato un parente stretto di Gino Molinetti? E uno dei suoi ‘scherani’ non ha forse manipolato il voto di numerosi seggi per essere certo che fosse rieletto sindaco? E non abbiamo forse appreso da sentenze definitive dei tribunali che in certi contesti ‘non si muove foglia che la mafia non voglia’? Ai suoi tarocchi e alle sue triple facce siamo abituati». Lo ha dichiarato il massmediologo Klaus Davi, che poi ha aggiunto: «Lo stesso dicasi per il professor Tonino Perna che – rispetto alle nostre osservazioni scaturite dalla lettura dell’indagine ‘Malefix’ sulla figura dell’imprenditore in questione – aveva replicato  ‘Crucitti è con le carte a posto’, confermandosi un pessimo amministratore e un ipocrita burocrate dell’antimafia. Quanto a Rosanna Scopelliti, che ha messo il cappello su questa squallida operazione,  ci aspettiamo che ne tragga le dovute conseguenze, se le rimane un minimo di buon senso. Tradotto: Falcomatà, Perna e Scopelliti dovrebbero dimettersi. Ma siccome sono attaccati alla sedia, non lo faranno. Ma non durerà a lungo»

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