Sab. Apr 20th, 2024

Il sindacalista di Slai- Cobas Nazzareno Piperno ancora una volta si lancia in dichiarazioni roboanti e false. Viene naturale a questo punto chiedersi cosa voglia veramente il rappresentante di Slai-Cobas, perché il timore è che gli obiettivi che si è prefisso non siano sindacali o che comunque travalichino il ruolo che egli ricopre. Il paladino delle giuste cause Piperno deve rispondere una volta per tutte, dopo le sortite di Bagnara. In riferimento, infatti, al presidio dei lavoratori di Locride Ambiente SpA davanti al Municipio di Bagnara Calabria, organizzato da Slai-Cobas, che accusa l’azienda di “calpestare i diritti dei lavoratori”, tanto da annunciare iniziative legali clamorose, la società ha la ferma intenzione di replicare alle assurdità (è un’abitudine) espresse da questo sindacato. Nella fattispecie, Slai–Cobas si rappresenta per quello che è. Una sigla che, anziché tutelare i lavoratori, pensa a mettere contro gli stessi dipendenti e a mettere in pericolo i dirigenti, con sottintesi gravissimi e inaccettabili. Slai Cobas,falsamente, afferma che esiste “una grave sperequazione contributiva determinata dall’iniqua applicazione nei confronti di taluni lavoratori”. Approfondendo(si fa per dire) l’argomento, Slai-Cobas, ha il coraggio folle di dichiarare che alcuni lavoratori del cantiere di Bagnara sono stati lasciati senza stipendio, mentre la società “ha provveduto a retribuire altri”. Sempre Slai-Cobas afferma che Locride Ambiente Spa ha disatteso una decisione della magistratura e non ha rispettato la disponibilità dei lavoratori a concedere una dilazione rispetto a quanto dovuto. Francamente si resta basiti ed indignati. Relativamente alla decisione della magistratura, Locride Ambiente SpA chiarisce che la sentenza non può che essere quella legata ad un passaggio da un contratto collettivo ad un altro, ritenuto legittimo nel primo grado di giudizio e contro il quale la società ha fatto ricorso. Quindi, si chiarisce da se che non c’è nessuna intenzione omissiva, dolosa o irrispettosa da parte dell’azienda che, molto più semplicemente, attende il pronunciamento definitivo dell’autorità giudiziaria. Peraltro la Società non ha l’abitudine di non rispettare decisioni o sentenze della Magistratura. Quanto all’accusa di avere snobbato una apertura dei lavoratori, beh non si può pensare che un’azienda, fatta di persone che operano con serietà ogni giorno, potesse offendere la sensibilità di collaboratori, senza preoccuparsi di nulla. Semmai il sindacalista Piperno, che minaccia anche denunce penali, dovrebbe dare altre risposte a domande più volte formulate, anche attraverso interventi fatti sulla stampa. Prescindendo dalla condotta legalmente rispettosa da parte dell’azienda, il legalitario Piperno spieghi perché ha tanta acredine e apparente senso del dovere contro Locride Ambiente SpA. Spieghi, il tutore delle cose giuste ( però, guarda caso, esclusivamente contro questa azienda) come mai quotidianamente si impegni a stigmatizzare e ad asserire ritardi nei pagamenti (si chiarisce con una forbice che varia dalle due alle tre mensilità e non secondo i tempi allargati ad arte dal rappresentante di Slai-Cobas) da parte di Locride Ambiente SpA. Sembra quasi che, nella immaginazione (ma si presume sia tattica) di Piperno, si operi in regime di monopolio. Così, evidentemente, non è, ancorché Piperno agisca in modo unidirezionale. Andiamo oltre. Relativamente all’asserita diversità di trattamento nei confronti dei lavoratori, se c’è chi dovrà fare ricorso ancora una volta alle vie legali questa è la società. Slai-Cobas, infatti, nell’attribuire comportamenti di favore da parte del Board, mette a serio rischio i rapporti tra i dipendenti e pone in una situazione di immeritato imbarazzo tutto il management. Il signor Nazzareno Piperno, quando scrive, dovrebbe capire quello che mette nero su bianco, perché delle due l’una: o vuole aizzare la gente contro la società, o non si rende conto dell’uso di certe frasi ed espressioni. In realtà il convincimento della Società è che l’obiettivo di Piperno sia l’eliminazione di Locride Ambiente SpA e che il nemico dichiarato sia il vertice dell’azienda, che ha il bel vizio di non prestare il fianco a strategie, queste si, al limite del codice penale. Bene, sappia il rappresentante di Slai-Cobas che non può all’infinito giocare al rialzo ( con Locride Ambiente SpA non attacca) e mettere a repentaglio la sicurezza di ogni componente di una realtà imprenditoriale, che sta sul mercato da anni e ha dimostrato di saperci stare. Lo ha dimostrato anche interloquendo, suo malgrado, con Slai-Cobas. D’altronde una cosa dovrebbe essere chiara a tutti. Ci sarà un motivo se, fatta eccezione per la sigla rappresentata da Piperno, con gli altri sindacati il rapporto è costruttivo e di conseguenza produttivo di soluzioni, che rispettano la dignità dell’impresa e quella dei lavoratori.

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