Mer. Apr 24th, 2024

I carabinieri del Ros, del comando provinciale di Reggio e del Gruppo Locri hanno arrestato il superlatitante Rocco Morabito. L’uomo è stato arrestato in Brasile in una operazione congiunta di Interpol, polizia, carabinieri e polizia federale brasiliana. Il boss era nella lista dei dieci criminali più ricercati al mondo. Il boss era latitante dal 2017, quando era evaso da un carcere in Uruguay, dove si trovava in attesa di estradizione. Rocco Morabito, alias ‘u tamunga’, è stato catturato dai carabinieri in Brasile. Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, nel 1966, era considerato il ‘re del narcotraffico’. Morabito, cugino del boss Giuseppe Morabito, detto -‘u tiradrittu’, ha|gestito, secondo gli inquirenti, un gigantesco traffico di droga che dal Sudamerica si diramava verso la Sicilia, quindi la Lombardia e la Calabria, inondando l’Italia di cocaina. In Uruguay, dove venne incarcerato (dopo 23 anni di latitanza) ma riuscendo poi a fuggire, era conosciuto col nome di -Souza-. Il boss, |infatti, come accertò la polizia, era riuscito a procurarsi documenti brasiliani su cui compariva il nome di Francisco Antonio Capeletto Souza di Rio de Janeiro. Nell’ottobre del 1994 era riuscito a sfuggire|alla cattura, per poi trasferirsi in Sudamerica.

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Morabito, broker numero uno per i cartelli sudamericani, è stato rintracciato in Joao Pessoa |insieme a un altro narcotrafficante, Vincenzo Pasquino, torinese: il |primo è inserito negli elenchi dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del -programma speciale di ricerca- e il secondo in |quello dei latitanti pericolosi stilate dal ministero dell’Interno.|A coordinare l’attività del Ros, svolta in sinergia tra i reparti |dell’Arma e il collaterale brasiliano, con il supporto dell’Fbi e |della Dea statunitense, le procure distrettuali di Reggio Calabria e |di Torino con l’ausilio della direzione generale Affari internazionali|e cooperazione giudiziaria del ministero della Giustizia italiano e |del dipartimento di giustizia statunitense. Rilevante, sottolineano gli investigatori, è stato il contributo informativo delle autorità |uruguaiane: Morabito era infatti evaso nel 2019 dal carcere di |Montevideo, nel quale era ristretto dal 2017, quando fu arrestato dai carabinieri e dalla polizia uruguaiana a punta dell’Este dopo 23 anni |di latitanza. I dettagli dell’operazione saranno resi noti domani 25 maggio nel corso di conferenza stampa.

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