Ven. Apr 26th, 2024

Lei lavorava al Cnr a Verbania, lui iraniano studiava a Roma

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Erano andati a trascorrere una domenica spensierata approfittando dell’allentamento delle restrizioni per il Covid e della domenica che doveva essere della ripartenza ed hanno trovato una morte assurda, precipitati al suolo dentro la cabina della funivia Stresa-Mottarone. Serena Cosentino, di 27 anni, ed il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23), iraniano, erano residenti a Diamante, una conosciuta località sul Tirreno Cosentino, ma entrambi vivevano fuori dalla Calabria. Lei da alcuni anni si era trasferita, prima a Roma all’Università e poi, recentemente, a Verbania. Dal 15 marzo scorso faceva la borsista di ricerca al Cnr – Istituto di Ricerca sulle Acque nella località piemontese. Probabilmente il coronamento di un sogno dopo gli studi alla Sapienza di Roma. Soltanto poche settimane fa aveva festeggiato il compleanno. Era nata il 4 maggio. Anche lui era uno studente e frequentava l’università a Roma e nella Capitale lavorava anche in un bar per pagarsi gli studi. Mohammadreza era andato a Verbania a trovare la fidanzata ed insieme hanno deciso di andare ad ammirare uno dei panorami più belli al mondo trovando la morte con un’escursione sul monte che si affaccia sui laghi Maggiore e d’Orta. Appena la notizia della tragedia si è diffusa, su Diamante è sceso lo sgomento ed il dolore. Il sindaco Ernesto Magorno si è subito recato a casa della ragazza a cercare di portare conforto alla famiglia. Il padre fa il tecnico delle televisioni e la madre è casalinga. Serena aveva un fratello e due sorelle gemelle. Mohammadreza era da solo in Italia, o almeno non risulta alcun parente conosciuto. Da quello che risulta, la madre e una sorella vivono in Iran. I carabinieri stanno cercando di rintracciarle per comunicare loro la terribile notizia. “A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità – ha detto il sindaco – ci stringiamo, sconvolti da quanto accaduto, al dolore delle famiglie che immaginiamo, in questi momenti, devastate da un dolore inenarrabile”. Magorno si è anche attivato per essere vicino ai familiari nei contatti con le autorità di Stresa, dove si è verificata la tragedia. Il cordoglio suo, e del Consiglio regionale calabrese per l'”immane tragedia” è stato espresso dal presidente dell’Assemblea Giovanni Arruzzolo.

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