Ven. Mar 29th, 2024

‘Regione deve essere rispettata e trattata alla pari delle altre

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“La decisione di spostare a Roma la scelta per la candidatura alla presidenza della Regione, seppure costituisce di fatto la presa d’atto del fallimento della gestione commissariale, non è la risposta giusta. La scelta del candidato a Presidente deve essere condivisa e sentita propria dai calabresi”. Lo scrive l’ex presidente della Regione Mario Oliverio in una lettera a Enrico Letta. “Si è ancora nelle condizioni – prosegue – di evitare che le regionali si trasformino nel secondo tempo di una rovinosa (quanto colpevole) sconfitta delle forze democratiche e progressiste e con essa di quel progetto di reale cambiamento di cui la Calabria e i calabresi avvertono la necessità. Errare è umano, perseverare sarebbe diabolico”. Oliverio parla di “un quadro a dir poco desolante, con il Pd commissariato da tre anni, con un centrosinistra diviso e frammentato, privo di una guida, di una proposta politica, di un progetto sul quale coinvolgere ed attrarre il corpo largo della società. La scadenza elettorale avrebbe richiesto in primo luogo al Pd l’attivazione di un processo inclusivo, teso a sanare lacerazioni e divisioni prodotte nelle scorse regionali e perpetrate anche dopo quella grave sconfitta; la riorganizzazione del campo delle forze progressiste, di sinistra, civiche, ambientaliste ripartendo dai territori, con il coinvolgimento attivo degli amministratori locali, per rilanciare un progetto di crescita, forte della necessaria cultura riformista e di governo. Niente di tutto ciò. Anzi, è andata avanti una accentuazione del distacco dalla realtà. La stessa candidatura di Nicola Irto, o di chiunque altro, avrebbe dovuto essere la sintesi e l’approdo di un coinvolgimento ampio di forze e soggetti chiamati a sostenerla. Invece si è preferito il chiuso di una riunione di 11 persone, prevalentemente di eletti, preoccupati (comprensibilmente) della loro rielezione. Si è aperto così il campo a ‘Masanielli’ che hanno buon gioco nell’agire, del ricorso alla facile demagogia e all’antipolitica, a parole abusate quali ‘rinnovamento’ e ‘cambiamento'”. “La Calabria – conclude Oliverio – merita un governo di forze sane realmente impegnate alla costruzione di un futuro di crescita e di riscatto, di opportunità di lavoro, di valorizzazione ambientale e paesaggistica, di servizi qualificati a partire dalla Sanità, commissariata da dieci anni e mantenuta in una condizione gravissima per responsabilità di tutti i Governi nazionali che si sono succeduti dal 2009 in poi. Ha bisogno di essere rispettata e trattata alla pari delle altre, di liberarsi dal marchio di ‘regione canaglia’. Al Pd ed al campo delle forze progressiste e di sinistra è richiesto un impegno coerente in questa direzione”.

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