I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito la misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 3 persone e il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di quote e patrimonio aziendale di 3 società, operanti nel capoluogo reggino, nel settore della distribuzione, nonché delle disponibilità economiche e patrimoniali dei 6 indagati fino alla concorrenza di 5.292.384,20 euro per i reati di bancarotta fraudolenta aggravata, estorsione aggravata, omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Continua dopo la pubblicità...
Le investigazioni, eseguite dalla Compagnia Reggio Calabria e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale, composto dai 3 arrestati, che, in concorso con altri soggetti, e secondo un modus operandi delittuoso, fraudolento e ben definito, omettevano sistematicamente di onorare i propri debiti (nei confronti dei creditori, dei lavoratori e dell’erario) attraverso delle società “schermo”.
Le aziende, aventi simile oggetto sociale e facenti capo agli indagati, erano intestate a prestanome, spesso reclutati tra i dipendenti delle stesse.