Ven. Mar 29th, 2024
Polizia postale, computer con logo/ Foto Polizia Postale Catania

Polizia postale: “Dal 2019 al 2020 lievitati del 246 %

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di Raffaella Silvestro

Il crimine digitale non ha le classiche delimitazioni. La Rete ha travolto i confini, tanto più che gli attacchi vengono commessi in una realtà transnazionale, con la sovrapposizione di diversi sistemi legislativi e differenti norme sul trattamento dei dati. Fondamentale è la collaborazione internazionale”. A spiegarlo, in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’, è Nunzia Ciardi, direttore della polizia postale e delle comunicazioni. Quanto all’attacco ai sistemi informatici della Regione Lazio dice: “Non posso scendere nei dettagli, ma è prematuro affermare con certezza la provenienza geografica di un attacco, perché esso può partire da un Paese per poi passare ad un altro prima di arrivare a destinazione”. Negli ultimi anni sono aumentati gli attacchi cyber? “Moltissimo – risponde – sia per motivi di natura storica, nel senso che stiamo diventando sempre più una società a carattere digitale, sia a causa del Covid. La pandemia ha infatti impresso un’accelerazione a un settore che era già in salita. Tra smart working, didattica a distanza, spesa online è aumentato a dismisura il numero delle operazioni nel web e questo ci ha reso più esposti e più vulnerabili. Anche perché navighiamo con connessioni non sicure”. Quindi spiega: “Dal 2019 al 2020 gli attacchi alle infrastrutture del nostro Paese sono lievitati del 246%. E non va bene neanche per pedo pornografia e adescamenti online, con crescite del 130%”.

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