Gio. Apr 25th, 2024
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Lazzaro. L’ANCADIC chiede la urgente rivisitazione del sistema di depurazione.

di Raffaella Silvestro

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Vincenzo CREA Referente unico dell’ANCADIC

e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” scrive a noi della Redazione Telemia per far luce a quanto è accaduto:

Di notte le esalazioni fognarie dell’impianto di depurazione dell’Oliveto e di giorno quelle prodotte da pozzetti fognari che “scoppiano”.

Alcuni abitanti della contrada Oliveto di ritorno dal mare e alcuni vacanzieri, intorno alle ore 11,30 dello scorso  27 agosto segnalavano all’utenza telefonica dello scrivente un copioso scarico fognario da un pozzetto situato alla fine di via degli Scalpellini che rendeva intransitabile il percorso. Le esalazioni fognarie venivano percepite anche dalle abitazioni circostanti.

Mi recavo sul posto e già a distanza perpcepivo l’inconfondibile odore di fogna. Giunto alla fine della via degli Scalpellini alla presenza di alcuni abitanti notavo che la copertura metallica del pozzetto fognario posto sul confine col torrente Oliveto, così come si presentava faceva supporre fosse stata sollevata e una fiumara di liquami tracimava accompagnata da blatte che giungeva nell’alveo fluviale formando dei laghetti e lo percorreva per un tratto per poi giungere sotto il ponte ferroviario e scomparire tra la fitta vegetazione verso la spiaggia.

Visto la grave situazione igienico sanitaria in atto ho provveduto immediatamente ad interessare il Comando Stazione Carabinieri di Lazzaro affinché provvedessero ad interessare chi di competenza. L’intervento è stato eseguito senza ritardo riposizionando la copetura metallica e nella mattinata del giorno successivo è intervenuta una impresa specializzata nell’autospurgo.

L’inconveniente igienico sanitario in trattazione, anche se importante, avrebbe potuto essere da parte dell’ANCADIC oggetto di segnalazione soltanto alle Autorità territorialmente competenti, ma se abbiamo pensato di interessare anche le Autorità Superiori è perché a nostro avviso questo ennesimo episodio non va visto come un fatto accidentale ma va collocato nel contesto del sistema di depurazione.

Invero visto che come già comunicato dal Comune di Motta Sg di recente è stato effettuato lo spurgo dei pozzetti fognari anche di quelli in località Oliveto e della via degli Scalpellini la tracimazione in questione, che fa seguito a tante altre che si ripetono  periodicamente dai tombini fognari dislocati lungo la rerte fognaria comunale specialmente durante le piogge che nella quasi totalità dei casi è necessario ricorrere  all’intervento  delle  imprese  specializizate  nell’autospurgo,  ci ha spinto a

ipotizzare che le cause che determinano questi ripetuti inconvenienti igienico sanitari potrebbero essere riconducibili, alle dimnensioni non adeguate della rete fognaria, alla scarsa pendenza della stessa, nonché alla commistione nella rete fognaria delle acque piovane con quelle fognarie, pertantoinsistiamo nel richiedere alle Istituzioni competenti che venga disposta ad integrazione di quanto già richiesto la rivisitazione dell’intero sistema di depurazione.

Resta da dire che l’intervento consistente nel sigillare  il  pozzetto  di  raccolta  delle  acque  fognarie situato sotto il ponte ferroviario lato monte di rfecente eseguito, anche su altri pozzetti come comunicatoci dall’Amministrazione comunale, è stato effettuato maldestramente poiché parte del cemento posto sul perimetro della copertura si è sgretolato e permette l’esalazione di miasmi, per ovviare a tale inconveniente è stato tappato il foro con materiale plastico trasparente con sopra una porzione di cemento in precedenza rimosso.

Se questi sono i lavori e i risultati ricadenti sotto gli occhi di tutti, cosa succede dove l’occhio non vede?

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