Ven. Mar 29th, 2024

“Chiudiamo la fase operativa, spegniamo gli incendi e poi parleremo di prevenzione e tutela dei boschi”. Sempre ammesso che ci sia ancora qualcosa da tutelare. Il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, arriva in una Calabria devastata da giorni e giorni di roghi furiosi, innescati da piromani e alimentati dalla mancanza di prevenzione e dall’incuria. Roghi che hanno provocato 5 morti, la distruzione di una fetta importante di economia locale e di un patrimonio ambientale unico al mondo. Arriva, dunque, a raccattare i cocci, a fare la conta dei danni. Ma guai a parlare di responsabilità: “Oggi non sono venuto a esprimere giudizi su nessuno ma a portare il supporto operativo; l’idea della presidenza del Consiglio dei ministri e del presidente Draghi di essere vicino a un territorio duramente colpito anche con vittime e a ragione con il territorio su come uscire da questo momento. Per il momento è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale – spiega al termine della riunione in Prefettura a Reggio Calabria – e questo ha consentito al sistema di mobilitare delle risorse fuori regione, ha consentito al corpo nazionale, che già aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse. Ha consentito di permettere ai sindaci, per esempio, di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo quella dichiarazione di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio ad essere più reattivo nella gestione emergenziale”.

Continua dopo la pubblicità...


Calura
StoriaDiUnaCapinera
Testata
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

“Tutti dobbiamo fare di più. Quando ci sono situazioni di questo tipo, soprattutto noi che facciamo un’attività di tipo operativo, veniamo a ragionare con chi lavora sul territorio – ha aggiunto Curcio – Ringrazio il prefetto che ha gestito in questi giorni il centro coordinamento soccorso, con i sindaci, con i colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco, con il volontariato, con le strutture che si sono adoperate. Noi oggi stiamo verificando come chiudere questa fase operativa, oggi ci sono ancora incendi in Calabria, dopo si parlerà della prevenzione, della linea del bosco, di come tutelare i boschi, delle aree protette, di chi poteva fare di più, chi ha fatto bene, chi può migliorare. Oggi non sono venuto a esprimere giudizi su nessuno ma a portare il supporto operativo, l’idea della presidenza del Consiglio dei ministri e del presidente Draghi di essere vicino a un territorio duramente colpito anche con vittime e a ragione con il territorio su come uscire da questo momento».

La situazione

“Stiamo registrando un certo miglioramento degli incendi, sempre da prendere con estrema cautela. Le temperature, in leggero calo, ci aiutano; le richieste al momento risultano essere, per quello che riguarda la Regione Calabria, gestibili e coperte”. La campagna incendi, però, non è finita: “Siamo ancora prima di Ferragosto quindi ancora dobbiamo andare avanti e dopo si faranno le valutazioni nelle sedi opportune”.

“Sappiamo che molti di questi incendi hanno la mano dell’uomo, volontaria o involontaria, ma non abbiamo affrontato questo tema. Sono emerse le procedure per proseguire a gestire questa fase operativa e soprattutto si sono fatti dei ragionamenti più ampi anche in termini di prevenzione, rapporto col Parco, che non sono temi di adesso, sono temi di prima e saranno temi di dopo. Quindi si sono poste le basi per ragionare su come migliorare alcune attività di prevenzione”.

Print Friendly, PDF & Email