Gio. Mar 28th, 2024

Dal primo settembre in alcune regioni, apertura ordinaria il 19

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di Raffaella Silvestro

 

La pratica delle preaperture della caccia è

una vergogna. Queste sono ormai attuate non come

eccezione, ma come regola, nonostante i pareri contrari degli

organi di indirizzo e controllo in materia e i nostri appelli

alla ragionevolezza e al rispetto delle regole europee e

internazionali per la tutela di fauna e ambienti selvatici.

Appelli rimasti in gran parte inascoltati. I governatori

regionali dimenticano che la fauna è patrimonio indisponibile

dello Stato, e quindi di tutti noi, e non proprietà di una

sempre più ristretta minoranza che si diverte a distruggerla”.

Lo dichiara in un comunicato Dante Caserta, Vicepresidente del

WWF Italia.

“Dal primo settembre si rimetteranno in funzione le doppiette

per quei cacciatori delle Regioni che hanno autorizzato, spesso

illegittimamente e sempre in maniera irragionevole e scellerata,

la caccia in “preapertura”, in attesa dell’apertura ordinaria

della stagione venatoria del 19 settembre – scrive ancora

Caserta -. L’intensa ondata di calore che ha duramente colpito

l’Italia e l’Europa avrebbe dovuto indurre i governatori

regionali a prendere misure immediate e drastiche per attutirne

gli effetti nefasti sulla natura, sull’agricoltura, sulle aree

colpite dagli incendi, sugli animali selvatici. Per questo il

WWF Italia, insieme alle altre Associazioni ambientaliste e

animaliste, aveva chiesto alle Regioni, in particolare a quelle

maggiormente colpite dagli incendi, di sospendere la caccia per

salvaguardare fauna e habitat naturali già pesantemente colpiti

e stressati”.

“Per queste ragioni gli ‘avvocati del Panda’ e delle altre

associazioni stanno lavorando senza sosta per bloccare questa

crudele barbarie – conclude Caserta -, ottenendo già tre

pronunce positive dai TAR di Veneto, Abruzzo e Calabria”.

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