Gio. Apr 18th, 2024

Lunga lettera inviata a tutti gli studenti ed al personale scolastico. Come si può migliorare il posto dove viviamo se non lo conosciamo?

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Ieri gli studenti locresi di ogni ordine e grado, come nel resto della Calabria, sono ritornati a scuola. E il sindaco Giovanni Calabrese evidenzia che l’intera comunità e le istituzioni si accingono ad affrontare «un anno importante che dovrà lasciarci alle spalle il periodo della pandemia e dell’incertezza». Il primo cittadino rivolge a tutte le studentesse ed a tutti gli studenti che frequentano le scuole locresi l’augurio di poter sempre essere pronti a “conoscere”, perché la conoscenza rende liberi.

«Non fermatevi mai alla copertina di un libro – si legge nella lettera inviata a tutti gli studenti nonchè alle loro famiglie ed a tutto il personale scolastico -. Non fermatevi mai alle parole di un vostro compagno, al discorso di un adulto, o ad una lezione di un docente, non fermatevi mai alla sola lettura o ad un messaggio sui social media. Approfondite, curiosate, intraprendete la strada del confronto, della critica e della conoscenza. Conoscere significa amare.”. A tal proposito Calabrese ringrazia gli alunni della scuola Santa Monica dell’Istituto comprensivo “De Amicis-Maresca” per il significativo elaborato realizzato durante l’anno per il progetto di educazione civica “Conosco la mia città per amarla”.

Non a caso il sindaco di Locri si domanda, rivolgendo la stessa a tutti gli studenti invitandoli alla riflessione, alla critica e allo studio, perché “rende liberi da ogni discorso imposto”, «come possiamo comprendere, amare, apprezzare, migliorare il posto dove viviamo se non lo conosciamo? La conoscenza aiuta a confrontarsi e sapere dire di no, a scegliere ed argomentare. Ecco che conoscere, senza pregiudizio, il posto in cui viviamo, la vostra scuola, i vostri insegnanti, i vostri compagni sarà determinante per apprendere nuovi percorsi e forgiare la vostra mente per il futuro scolastico e lavorativo. Conoscenza è scienza. Ed è l’anno di conoscere la scienza. Fidarsi oggi della scienza significherà conoscere il nostro futuro e costruirlo».

Calabrese, evidenziando che «non possiamo permetterci di vivere e conoscere l’altro con la paura», rispettando «la libertà di pensiero, ma rispettando soprattutto la libertà a vivere», invita tutti a vaccinarsi. Ricorda come questa emergenza pandemica ha provocato timori e incertezze colpendo soprattutto i ragazzi ai quali sono stati tolti i loro spazi e ridotto le opportunità. Da qui la necessità di essere «più consapevoli e maturi», di collaborare e di non abbassare la guardia. Potremo essere liberi di abbracciarci, di giocare, di respirare senza mascherine, di apprezzare un sorriso, di fare assemblee studentesche, solo se riusciremo a rispettare le regole».

p.l. – GAZZETTA DEL SUD

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