Ven. Mar 29th, 2024

di Raffaella Silvestro

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Essersi presa cura di alcuni cani

randagi: è questa “la colpa” addebitata alla donna,

ricercatrice, aggredita a Tortora (Cosenza), dove si trovava per

trascorrere un periodo di vacanza, lo scorso 6 agosto scorso

dalle quattro persone, tutte incensurate e appartenenti al

medesimo nucleo familiare, arrestate stamane dai carabinieri

della Compagnia di Scalea a San Giorgio a Cremano, in provincia

di Napoli.

Ai domiciliari sono finiti padre, madre, figlio e compagna di

quest’ultimo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che

hanno spiegato le ragioni dell’aggressione in una conferenza

stampa svoltasi al Comando provinciale dell’Arma di Cosenza, la

donna, ricercatrice universitaria originaria di Potenza, aveva

dato assistenza, in più occasioni, a quattro cuccioli randagi,

gesto che evidentemente non è piaciuto alla famiglia napoletana

che ha prima minacciato la donna e i familiari, e qualche giorno

dopo l’ha aggredita fisicamente.

La vittima è stata raggiunta prima da un pugno e una volta a

terra è stata picchiata più volte dai quattro che hanno

continuato a colpirla ripetutamente su tutto il corpo.

Alla vittima, una volta accompagnata in ospedale, sono state

riscontrate contusioni ed ematomi multipli, la scheggiatura di

un elemento dentario e un trauma cranico.

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