Ven. Apr 19th, 2024

di Raffaella Silvestro

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Il convegno, quindi, segna l’avvio del cammino della chiesa lametina in questo nuovo anno pastorale che si vive con speranza, pur nelle difficoltà che impone il periodo che stiamo attraversando a causa della pandemia, e prevede due momenti: il 20 e 21, con inizio alle 18.30, nella chiesa di San Benedetto; il 22 con gli incontri nelle vicarie.

Relatore degli incontri del 20 e 21, aperti a religiosi e laici e trasmesso in diretta da EsseTv, sarà monsignor Dario Vitali, ordinario di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana.

Il Vescovo, nella lettera inviata alla Chiesa lametina, nel ricordare che “la pandemia del Covid-19 ci ha scioccati, ci ha travolti prima, ci ha provati dopo e continua a farlo oggi”, invita a ravvivare “tutti nel nostro cuore il desiderio di essere Chiesa che cammina insieme con gioia; il vangelo – prosegue monsignor Schillaci – sia la nostra guida e l’orizzonte di senso per l’essere e l’agire della nostra Chiesa che è in Lamezia Terme; cresca sempre di più in tutti noi, la consapevolezza di essere umili operai nella vigna del Signore; sì, perché, cerchiamo di non dimenticarlo mai: la vigna è Sua! La Chiesa è Sua! Noi siamo Suoi! Per questo motivo, con la luce e la forza che ci viene dalla fede in Gesù Cristo, cogliamo nel momento presente le sfide, le opportunità, i doni, per offrire agli uomini e le donne del nostro territorio la gioia e la bellezza del Vangelo che anima quella speranza che non delude; consegniamo a questo nostro mondo variegato e complesso quella Parola che ci affranca da ogni pericolo; non chiudiamoci in noi stessi nell’individualismo senza compassione e senza amore che non vede mai spiraglio di bene nell’altro e negli altri; cogliamo, invece, e lasciamo venir fuori tutte le ricchezze di bontà, di generosità, che sono diffuse a piene mani tra la nostra gente, lasciamo emergere sempre di più l’umano dell’uomo in noi e negli altri, senza voler per questo occultare fatiche, errori, sofferenze, incomprensioni, malvagità, che sono anche il nostro pane quotidiano. E allora il mio pensiero corre ancora ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, ai nostri giovani, ma anche a tutti i nostri malati e sofferenti, colpiti e provati duramente dalla pandemia e non solo, in questo periodo che speriamo presto di metterci alle spalle non per rinchiuderlo nell’oblio dell’indifferenza, ma per farne tesoro di umanità e fraternità universale”.

I lavori si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme anti- Covid.

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