Gio. Apr 18th, 2024

Si è svolto martedì 28 settembre l’incontro tra una delegazione di insegnanti estoni e una rappresentanza dei Licei Mazzini di Locri.

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L’evento, che ha visto come partner italiani l’English Centre di Locri e Arte e Fede di Gerace, si è svolto nell’ambito del progetto Erasmus “Mobility project of members of Pärnu Linna Koolijuhtide Ühendus to shools in Calabria, South – Italy and Porto Area, Portugal” ed è stato ospitato nella Smart Library di Palazzo Nieddu, intitolata ai Beatles e nata dalla cooperazione tra la Brumar di Bruno Panuzzo, i Licei Mazzini e l’Amministrazione comunale.

Dopo i saluti del Dirigente scolastico Francesco Sacco e dell’Assessore Domenica Bumbaca si è aperto un confronto multilingue ricco di interessanti spunti su un mondo in costante evoluzione come quello dell’istruzione.

Scopo dell’incontro è stato lo scambio di informazioni sui sistemi scolastici in vigore in Italia e in Estonia, nell’ottica di una condivisione delle esperienze e una riflessione su i punti forti e quelli, invece da migliorare.

È emerso che quello estone è un sistema che conferisce la piena autonomia alle scuole che, pur avendo obiettivi generali da raggiungere, hanno anche carta bianca sull’organizzazione del curriculum. Le scuole estoni, poi, si impegnano non solo a fornire agli alunni un insieme di nozioni fine a se stesso, ma soprattutto a costruire le competenze chiave per inserirsi con successo nel mondo lavorativo.

Anche gli studenti (di cui era presente una piccola rappresentanza) si sono dimostrati entusiasti e hanno posto agli ospiti delle domande interessanti su vari aspetti dell’organizzazione estone, dall’uso delle uniformi a delle proposte concrete per incentivare il miglioramento generale degli istituti.

La scuola italiana non è rimasta indietro: si è distinta per la ricchezza dell’offerta formativa, le materie innovative proposte agli studenti e l’approccio profondamente umano che ha come fine ultimo non solo il consolidamento delle conoscenze, ma anche la costruzione di un sistema il cui punto focale sono gli studenti stessi e il loro benessere durante tutta la permanenza nelle aule, in un periodo profondamente delicato delle loro vite. Fondamentale, dunque, come anche ribadito dagli insegnanti del Mazzini, il carattere inclusivo, dinamico e innovativo dell’istituto, che ha fatto della diversità e dell’apertura i suoi valori portanti.

Incontri come questo, soprattutto quando si svolgono in presenza dopo due anni di riunioni mediate dallo schermo, acquistano ancor più significato e rafforzano il sentimento di appartenenza alla grande famiglia europea e a quella rete di relazioni che vale la pena costruire e mantenere. Come ha affermato il Dirigente Sacco, infatti, in un mondo come quello di oggi, profondamente globalizzato e interconnesso, non ha senso rimanere chiusi nelle proprie microrealtà, ma è necessario aprirsi al mondo, ascoltare esperienze diverse dalle nostre e prendere iniziative che ci permettano di acquisire una marcia in più per affrontare i cambiamenti di una società in costante evoluzione e continuare a essere un punto di riferimento per i giovani di tutta la locride che scelgono di investire nella loro formazione.

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