Ven. Apr 19th, 2024

di Raffaella Silvestro

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La direzione Investigativa Antimafia ha eseguito

un provvedimento di confisca di beni mobili ed

immobili per un valore complessivo di circa due milioni di euro.

I beni erano nella disponibilità di due persone arrestate nel

luglio del 2016 nell’ambito della operazione antimafia

“Alchemia”, condotta dalla Dda reggina e conclusasi con

l’emissione di 42 misure cautelari.Tutte e due sono risultate

affiliate a notissime cosche di ‘ndrangheta ed indiziate di

associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione

mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni e società.

Tutto è partito da indagini preventive della Dia, cui è seguita

la proposta di confisca della Procura della Repubblica di Reggio

Calabria e l’emissione del provvedimento da parte della Sezione

Misure di Prevenzione del Tribunale.

Il Tribunale di Reggio Calabria ha riconosciuto come

l’associazione all’interno della quale agivano i due soggetti

colpiti dal provvedimento ablativo fosse propriamente di tipo

mafioso e ha quindi disposto la confisca dell’intero capitale

sociale e patrimonio aziendale di un’impresa operante nel

settore delle pulizie industriali e civili, di un fabbricato e

di un terreno siti in provincia di Alessandria, nonché di conti

correnti, beni mobili registrati e posizioni finanziarie

riconducibili agli interessati per un valore complessivo di 2

milioni di euro.

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