Gio. Apr 18th, 2024

A due anni esatti dall’omicidio di Giovanni Tersigni è arrivata la sentenza del gup distrettuale di Catanzaro che punisce tutti i sei imputati di quell’agguato avvenuto nella serata del 7 settembre 2019 nel centro storico di Crotone.

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Quello che doveva essere un avvertimento nell’ambito di una lotta tra bande dedite allo spaccio della droga nella città di Crotone si era trasformato in tragedia con la morte di Tersigni. Il mandante del raid, Francesco Oliverio, oggi collaboratore di giustizia, è stato condannato a 18 anni 9  mesi e dieci giorni di reclusione, una pena più pesante di quella che era stata chiesta dal pm  Pasquale Festa (10 anni).

Venti anni di reclusione sono stati inflitti a Cosimo Berlingieri, di Catanzaro, che è stato l’esecutore materiale dell’omicidio. Il gup distrettuale Matteo Ferrante ha condannato Paolo Cusato (che nascose la pistola lanciandola su un tetto del centro storico) a 18 anni 9 mesi e 10 giorni di reclusione.

Condanne di rilievo anche al gruppo di complici: 14 anni, 1 mese e 10 giorni è la condanna per Giuseppe Passalacqua e 9 anni 5 mesi e 10 giorni per Codimo Damiano Passalacqua (i due fecero da palo durante l’agguato);  a 12 anni 6  mesi e 20 è stato condannato Dimitrov Dimitar Todorov  (che aveva prelevato Berlingieri a Catanzaro portandolo a Crotone).

Il gup ha condannato gli imputati al risarcimento della parte civile, rappresentata dall’avvocato Nuccio Barbuto, ed ha liquidato una provvisionale di 100 mila euro.

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