Ven. Mar 29th, 2024
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“Se Pitaro non è buono per le regionali allora non è buono nemmeno per il Comune di Vibo Valentia”, l’attacco del capogruppo del Partito Democratico

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La mancata candidatura di Vito Pitaro è “un dato politico rilevante“. La definisce così il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Vibo Stefano Luciano, secondo cui si tratta del “primo segnale di rottura del rapporto tra Mangialavori e Pitaro, legati da un asse (prima tenuto sottobanco e poi divenuto ufficiale) che ha consentito allo stesso Mangialavori, negli anni, di vincere alcune competizioni elettorali che da solo non avrebbe avuto la forza di affrontare“. Tra queste, prosegue Luciano, “le ultime elezioni comunali a Vibo, caratterizzate proprio dall’accordo Pitaro-Mangialavori, in forza del quale il primo fra essi ha portato circa 2.500 voti al sindaco Limardo con la lista ‘Città Futura’, che sono stati determinanti per la sua elezione a primo cittadino”.

“Le ragioni che hanno impedito al consigliere regionale uscente di essere ricandidato – continua il capogruppo del Pd – sono da sempre note a Forza Italia ma in virtù della solita ipocrisia, il coordinatore regionale Mangialavori prima ha fatto finta di non vederle perché gli conveniva e ora fa finta di nasconderle mentre la questione andrebbe affrontata in modo pubblico e trasparente. Ed invece si preferisce la strada del ‘segreto di Pulcinella’ tipico di chi vuole sfuggire dalle proprie responsabilità e non ha il coraggio di affrontare le questioni di fondo”.

Da qui l’attacco politico di Stefano Luciano che sposta la palla nel campo della politica comunale: se Pitaro “non è buono per le regionali”, allora “a maggior ragione non è buono per il Comune di Vibo Valentia, dove può contare non soltanto su sei consiglieri comunali ma nella cui giunta ha indicato due assessori che operano e gestiscono nei settori più importanti e cioè Lavori Pubblici (Giovanni Russo) e Commercio (Domenico Francica)“.

La soluzione? Secondo Luciano “l’unica sarebbe quella delle scuse pubbliche da parte della Limardo e Mangialavori, con tanto di dimissioni da parte del sindaco, che pur di vincere al Comune di Vibo ha fatto patti con chi poi viene ripudiato solo quando la situazione diventa non più sostenibile. Il tutto con l’aggravante di avere messo in piedi la peggiore amministrazione degli ultimi 20 anni”. “Io non so se le scuse possano essere accettate o meno – conclude Luciano – ma certamente rappresenterebbero un modo per arginare la politica dei ‘pulcinella’ e delle ‘macchiette’ a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi”.

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