“Doveva aver ripreso le attività già da lunedì scorso”
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di Raffaella Silvestro
Da fonte Ufficiale ho appreso che
il Pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano doveva essere
riaperto già da lunedì 6 settembre, dopo la chiusura della
scorsa settimana, determinata dalla positività a Covid di un
sanitario lì in servizio. Per quanto riferitomi dalla stessa
fonte, non c’è alcuna ragione per la quale il Pronto soccorso
non debba riaprire”. Lo afferma, in una nota, il deputato di
L’Alternativa C’è Francesco Sapia, componente della Commissione
Sanità.
“Pertanto, se nella mattinata del 9 settembre non fosse ancora
riaperto il Pronto soccorso in questione, presenterò un esposto
- aggiunge il parlamentare – alla Procura della Repubblica per
interruzione di pubblico servizio, contestualmente chiedendo al
commissario dell’Asp di Cosenza l’apertura di un procedimento
disciplinare nei confronti dei dirigenti responsabili che
dovessero essere inadempienti”.
“Dagli elementi che ho potuto acquisire, per non riaprire questo
Pronto soccorso – sostiene Sapia – si starebbe usando il
pretesto dell’avvio, nella stessa unità operativa, di lavori di
ristrutturazione, che, alla luce delle criticità di personale
del Punto di primo intervento di Cariati e del Pronto soccorso
dell’ospedale di Trebisacce, non possono influire sulla
necessaria ripresa dell’inteso servizio essenziale. In sostanza,
per l’intera fascia ionica il Pronto soccorso di riferimento è
rimasto di fatto quello di Rossano, con tutte le conseguenze del
caso in termini di gestione delle emergenze. Al commissario alla
Sanità calabrese, Guido Longo, ho chiesto di intervenire con
urgenza, non potendosi ammettere questa situazione assurda,
tanto più nella fase attuale di risalita dei casi di positività
a Covid”. “Mi riservo ulteriori iniziative in sede
parlamentare”.