Gio. Mar 28th, 2024

Dalle parole ai fatti, sarà importante la capacità di “fare squadra”

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Dopo l’illustrazione dei programmi dei cinque candidati a sindaco, non è sfuggito a coloro che seguono la politica che, nella sostanza, seppure indicati in maniera diversa, i problemi più impellenti (e importanti) della città siano emersi in maniera dettagliata in tutte e cinque gli impegni delle forze politiche e dei movimenti che si stanno impegnando per ridare a Siderno una gestione democratica. Qualche programma si è spinto oltre, immaginando proiezioni future della città o ponendo delle ipotesi progettuali , se non futuristiche, almeno abbastanza nuove. Certamente una nota positiva dopo i tre anni di commissariamento e, soprattutto, dopo la fase di decadenza della città che è emersa da una decina d’anni a questa parte, e che ha relegato Siderno in un ruolo certamente non suo. Per tradizione, per potenzialità imprenditoriali, per capacità organizzative e per la presenza sul suo territorio di strutture che attendono solo di essere riqualificate e sfruttate a fini sociali e/o a fini turistici.

È innegabile che, per tanti cittadini che hanno amato, e amano , in modo viscerale questa città, che un tempo era chiamata la “perla dello jonio”, non sono stati anni felici. Si attendono, adesso, queste elezioni con grande attenzione, perché il risultato, qualunque esso sia, apre una nuova stagione di speranza. Per tanti cittadini tornare alla gestione democratica significa anche avere la possibilità di confrontarsi con i nuovi amministratori, cosa che in tutti i programmi viene garantita, e quindi partecipare, anche, alle ipotesi progettuale di rilancio che molti auspicano e che passa necessariamente, in primo luogo, attraverso la qualificazione della città.

Che in parole povere significa sistemazione delle strade, completamento e/o sistemazione delle strutture esistenti sul territorio comunale, attivazione reale del Piano strutturale comunale e del Piano spiaggia, valorizzazione del borgo antico di Siderno superiore, ripristino della Diga sul torrente Lordo e normalizzazione della questione ambientale eterno dramma, quest’ultimo, di una città che non può far condividere la sua vocazione turistica con l’inefficienza dell’impianto Tmb, con la presenza di siti inquinanti e con una depurazione non sempre all’altezza di una Siderno che per due anni consecutivi ha ottenuto la Bandiera blu.

Non entriamo nello specifico di altre piccole ma grandi cose che dovrebbero partire dalla sburocratizzazione dei servizi all’efficientamento dell’ordinaria manutenzione perchè l’elenco sarebbe troppo lungo e certamente lacunoso. D’altra parte sarà proprio sulle cose appena citate che si dovrà misurare l’attività della nuova amministrazione.

Siderno può tornare ad essere il punto di riferimento principale della fascia ionica soltanto se ci sarà la capacità di affrontare di petto la soluzione di quanto abbiamo appena descritto. I cittadini sperano che, dopo la campagna elettorale, e, ovviamente, dopo il suo risultato i nuovi amministratori trovino il coraggio e la forza , pur nella diversità delle loro posizioni ideologiche, di fare “squadra” almeno nell’affrontare i problemi che oggi sono ampiamente elencati nei loro programmi. E non sarà cosa di poco conto.

ARISTIDE BAVA

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