Ven. Mar 29th, 2024

Per sanità più vicina ai pazienti e integrata sul territorio

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di Raffaella Silvestro

AIL ha risposto con coraggio e vigore all’emergenza sanitaria di questo ultimo anno e mezzo,

gli sforzi compiuti dai nostri volontari ci hanno fatto capire

ancor di più quanto il Terzo settore sia importante e necessario

nella società attuale e con esso il volontariato sanitario,

testimone e interprete dei profondi mutamenti sociali ed

economici in atto”. A sottolinearlo è Sergio Amadori,

Presidente Nazionale AIL (Associazione Italiana contro Leucemie,

linfomi e mieloma) in occasione del convegno nazionale ‘Curare è

prendersi cura. La missione di AIL per una sanità a misura

d’uomo’, apertosi oggi con i patrocini del Ministero del Lavoro

e delle Politiche sociali, della Regione Lazio, del Comune di

Roma e del CONI.

“Non potevamo non dare ascolto – rileva Amadori – alla voce

dei pazienti e dei loro caregiver, per questo abbiamo deciso di

riunire le maggiori associazioni italiane, gli ematologi, i

rappresentanti del mondo della cultura e le istituzioni per

intensificare un dialogo che possa portare alla costruzione di

una nuova sanità di comunità, più vicina a chi soffre. AIL tiene

fede alla sua mission: promuovere la centralità della persona

superando gli ostacoli dell’individualismo in un contesto di

gratuità, solidarietà, spirito di servizio e tolleranza”.

Protagoniste assolute delle due giornate di incontro saranno le

dunque associazioni del Terzo settore la cui esperienza sul

campo è “fondamentale per riflettere e contribuire a delineare

le strategie per una sanità del domani, più vicina ai bisogni

dei pazienti e integrata sul territorio”.

Con oltre cinquanta anni di attività, l’AIL conta oggi 82

Sezioni provinciali e 15.000 volontari al fianco dei pazienti

ematologici e delle loro famiglie e a sostegno della ricerca

scientifica.

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