Ven. Apr 19th, 2024
Il porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria) con le navi e i container, 17 gennaio 2014. ANSA/ FRANCO CUFARI

“No tamponi gratis.Collegati anima e cuore con Trieste e Genova

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"Noi siamo qui per scongiurare

la conversione in legge di un decreto sull’obbligo del green

pass che viola il primo articolo della Costituzione secondo cui

‘l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro’ non ‘una

Repubblica fondata sul green pass per entrare al lavoro’. Noi

rifiutiamo i tamponi gratuiti perché riteniamo il green pass

illegittimo e scellerato”. A parlare è Clemente Barone,

carrellista del Porto di Gioia Tauro che manifesta chiaramente

il proprio netto dissenso dall’obbligo del certificato verde sui

luoghi di lavoro.

“Non ci siamo sentiti con i colleghi portuali di altre città –

aggiunge il lavoratore – ma siamo collegati con l’anima e con il

cuore con chi manifesta a Trieste, a Genova e altrove e con

tutte le categorie di lavoratori colpite da questo

provvedimento. Siamo tutti in sintonia e solidali contro un

nemico comune che, invece, dovrebbe tutelarci; coloro che

dovrebbero tutelare la Costituzione invece la stanno violentando

giorno dopo giorno tentando di toglierci la libertà e la

dignità. Cosa che non accadrà. Potranno toglierci il lavoro ma

non la libertà e la dignità”.

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