Ven. Apr 19th, 2024

Lettera aperta a Speranza, ‘esclusiva farmacie danno a cittadini’

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"Perché impedire a 4700 farmacisti,

laureati che operano nelle cosiddette parafarmacie di eseguire

tamponi rapidi antigenici? Perché li considerate farmacisti di

serie B?”. E’ quanto chiedono al ministro della salute Roberto

Speranza, in una lettera aperta, il Movimento Nazionale Liberi

Farmacisti e la Confederazione unitaria libere parafarmacie

italiane.

“E’ un problema di dotazioni tecniche? Non crediamo –

affermano le organizzazioni – esse sono stabilite in rigidi

protocolli cui le parafarmacie si possono adeguare in breve

tempo”. In questi giorni, sottolineano, “i cittadini sono

sballottati da una farmacia all’altra per trovare un ‘buco’ ove

poter eseguire un test che per 48 ore permetta di avere il

greenpass, noi pensiamo che non sia da Paese civile assistere al

caos, alle file interminabili che registriamo in questi giorni

in tutte le regioni italiane. Aldilà delle dichiarazioni

rassicuranti dei rappresentanti dei titolari di farmacia, le

stesse sono al collasso,

semplicemente non ce la fanno a reggere l’urto dei richiedenti

il test”. Secondo le due associazioni, in questo contesto,

l’esclusiva alle farmacie per l’esecuzione dei tamponi “non solo

lede numerose regole sulla concorrenza, ma reca un danno certo

ai cittadini circa il prezzo dei tamponi e la reperibilità dei

luoghi ove questi possono essere fatti. Non è necessario che lo

Stato si accolli il costo dei tamponi, è però auspicabile che le

Istituzioni facciano di tutto perché il prezzo diminuisca e la

disponibilità aumenti”. Il tampone, rilevano, “certamente non

deve essere la soluzione alla pandemia, solo la vaccinazione lo

è. Tuttavia, se esiste una legge dello Stato che lo impone per

diverse attività e nei luoghi di lavoro, non può essere quello

stesso Stato che ne impedisce la fruibilità”.

“Permetta alle oltre 4700 parafarmacie italiane – è la

richiesta delle associazioni a Speranza – di eseguire test

antigenici rapidi. I farmacisti delle parafarmacie hanno

entusiasmo e voglia di dare una mano, li utilizzi: non chiedono

altro che mettere a disposizione la propria professionalità

nella lotta alla pandemia”.

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