Ven. Apr 19th, 2024

Sono arrivati in queste ore i risultati dei test della terza fase di sperimentazione dell’antivirale orale molnupiravir. Le aziende MSD e Ridgeback Biotherapeutics hanno testato il prodotto su pazienti Covid con sintomi lievi o moderati ed è stata osservata una riduzione del 50% del rischio di morte o ospedalizzazione.

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Si attende, quindi, l’autorizzazione dell’ FDA (La Food and Drugs Administration statunitense) a somministrare il farmaco in casi di emergenza, così come quella delle altre agenzie regolatorie. La nostrana AIFA aveva già autorizzato uno studio a doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo a gennaio 2021, ma il via libera finale sarà dato dall’EMA, Agenzia Europea del Farmaco.

La somministrazione del nuovo farmaco potrebbe, dunque, risolvere un problema spinoso che si è creato sin dallo scoppio della pandemia e che ancora si fatica a contenere: il sovraffollamento degli ospedali. Le strutture sanitarie, infatti, non possono prendere a carico un numero eccessivo di pazienti, soprattutto se i sintomi non sono gravissimi: si rischierebbe di non avere il materiale necessario per assisterli tutti e, specie in territori martoriati dalla sanità precaria, si arriverebbe presto al collasso.

Il nuovo farmaco, dunque, rappresenta un ulteriore barlume di speranza in un momento in cui la pandemia sembra aver allentato la sua morsa, grazie anche alla campagna vaccinale che nel nostro Paese ha raggiunto quasi il 70% della popolazione.

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

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