Ven. Apr 19th, 2024
MAURIZIO LANDINI CGIL

di Raffaella Silvestro

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Il secondo punto che quel decreto deve contenere

– ha detto ancora il segretario generale

della Cgil – è quello di accelerare le assunzioni per gli

ispettorati del lavoro e per i servizi di medicina sul

territorio. Perché, naturalmente, questo è l’altro grande tema

che noi abbiamo: c’è bisogno di agire sulla prevenzione, e c’è

bisogno, naturalmente, di mettere nelle condizioni le nostre

strutture di poterlo fare. In questi anni, i tagli alla sanità

ed i tagli alla spesa sociale hanno prodotto una riduzione

drastica del numero di persone che dovrebbero operare

sostanzialmente in questi settori. Il terzo punto è la

formazione perché naturalmente c’è bisogno di fare formazione

sia agli imprenditori sia ai lavoratori per rispettare

sostanzialmente questa norma. Addirittura, noi abbiamo proposto

al Governo, proprio perché c’è un problema immediato di

intervento, un cambiamento di cultura da fare perché la materia

della salute e della sicurezza diventino anche materia di studio

e di formazione scolastica ad ogni livello per tutte le persone,

visto che dopo lo studio si va a lavorare”.

Per Landini “l’altro tema che dovrebbe far riflettere tutti è

questo: siamo in una fase, per fortuna, di ripresa,, grazie

anche a ciò che in questo anno e mezzo il mondo del lavoro ha

fatto. Se oggi si può sfruttare questa ripresa che c’è è grazie,

io credo, anche ai protocolli ed al contributo che i lavoratori

e le lavoratrici hanno dato in questo anno e mezzo per uscire

dalla pandemia. Però il lavoro che si deve creare non può essere

un lavoro precario come sta avvenendo adesso con tanti contratti

a termine di durata limitata. Quindi, c’è anche bisogno di

assumere a tempo indeterminato e di incentivare sostanzialmente

questa situazione. In questo senso al Governo abbiamo chiesto di

prorogare il blocco dei licenziamenti che scade il 31 ottobre,

per tutti i servizi del commercio, del turismo e del tessile

abbigliamento, proprio perché, naturalmente, questa ripresa che

è importante ma non sta riguardando tutti i settori nello stesso

c’è il rischio che da qui a fine anno non si possa aprire la

strada ad ulteriori tagli occupazionali”.

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