Mer. Apr 24th, 2024

Dopo quello che sembrava solo un brutto presagio, il reparto di cardiologia dell’Ospedale di Locri sospende i servizi ambulatoriali. Ad annunciare l’ennesima mutilazione di una struttura che avrebbe urgente bisogno di potenziamento è la direttrice del reparto Emma Ida Multari attraverso una missiva consegnata alla direzione dell’Ospedale.

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Il motivo del disservizio è tristemente noto, in quanto si tratta di una piaga che da molto affligge le strutture pubbliche del nostro territorio, in particolare quelle sanitarie: la carenza di personale.

Quanto accaduto al reparto di cardiologia non è che un pattern che si ripete da troppo tempo: nonostante le ripetute segnalazioni di mancanza di personale sanitario, non vengono prospettate soluzioni a breve termine, dunque un numero esiguo di infermieri e medici si ritrova costretto a compiere enormi sacrifici per coprire turni notturni e diurni, arrivando allo stremo delle forze.

Nella lettera della dott.ssa Multari viene specificato che, nonostante la sospensione dei servizi ambulatoriali rimarranno a disposizione dei cittadini il reparto Utic-Cardiologia e le consulenze in degenza e Pronto soccorso.

Naturalmente il provvedimento ha sollevato un polverone sia tra gli addetti ai lavori che nel mondo della politica. Se c’è chi sostiene che per evitare di sovraccaricare il poco personale disponibile bisogni dare priorità ai pazienti ricoverati, altri si scagliano nettamente contro, ribadendo che la chiusura di un’attività istituzionale sia inaccettabile.

Anche il Consigliere Regionale Giuseppe Neri in una nota lancia l’allarme riguardo una situazione estremamente delicata e preoccupante: “Come dichiarato nei giorni scorsi dal Presidente Roberto Occhiuto è necessario, dopo oltre dieci anni di commissariamento, che la responsabilità del delicatissimo settore della Sanità torni ai calabresi, in capo al Presidente che i cittadini hanno scelto, per procedere con urgenza ad una riorganizzazione e ad un potenziamento dei servizi sanitari che, alla luce della drammatica situazione che viviamo quotidianamente, è divenuto oramai improcrastinabile”.

Maria Antonietta Reale| redazione@telemia.it

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