Ven. Apr 19th, 2024

Il Governo, per tramite della Sottosegretaria al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Rossella Accoto, ha risposto alla mia interrogazione presentata nei giorni scorsi e avente ad oggetto la circolare emanata dall’Inps lo scorso 14 ottobre 2021 con la quale si stabiliva l’esclusione del beneficio dell’assegno di invalidità parziale per quanti svolgono attività lavorativa produttiva di reddito anche se quest’ultimo risulta inferiore al limite previsto e che ammonta a poco meno di 5mila euro che, in teoria, dovrebbe consentire di ottenere la prestazione assistenziale sopra indicata.

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Una palese contraddizione che, di fatto, ha portato al mancato accesso al beneficio. In particolare il messaggio Inps sembra aggiungere ulteriori limiti a chi ha una invalidità compresa tra il 74 e il 99 per cento.

In un periodo post-pandemico quale quello che si sta vivendo, un messaggio di questo tipo rischia di precludere a tale categoria l’accesso ad ogni tipo di lavoro, anche parziale o precario e magari prodromico ad una stabile occupazione. Si tratta, come riferito dal Presidente dell’Amnic, di un assurdo logico giuridico, ma anzitutto sociale che preclude a chi è disoccupato o inoccupato, ma svolge una piccola attività lavorativa percependo un reddito bassissimo, la possibilità di percepire una prestazione economica istituita proprio per sostenere la persona disabile che è in cerca di un lavoro stabile e risulta completamente priva di reddito. Si sta infatti discutendo di un assegno di soli 287 euro al mese. Inoltre, è stato evidenziato che il messaggio rischia non solo di essere discriminatorio, ma di avere conseguenze deleterie nei giovani con disabilità contenute nella forbice dal 74 al 99 per cento.

Insieme agli altri firmatari dell’interrogazione avevo chiesto quali iniziative urgenti di competenza il Governo intendesse adottare per tutelare questa categoria di persone fragili che hanno il diritto di essere accompagnate ad una stabile occupazione e non possono vedersi penalizzate con provvedimenti ablativi di un beneficio che è un baluardo di civiltà sociale, ancor prima che giuridica.

La sottosegretaria Accoto oggi ha confermato come il Governo sia consapevole dell’assurdo che si è venuto a creare con la nota dell’Inps e che si rende necessario e imprescindibile un immediato intervento legislativo che risolva la questione tutelando questa categoria di persone con disabilità. A tal fine il Ministero del lavoro, sentito l’Inps, ha elaborato un intervento volto a rivisitare la formulazione vigente del precetto normativo per consentire l’erogazione della prestazione nei limiti reddituali attualmente vigenti a prescindere dalla natura del reddito. A tal proposito sarà preparato un emendamento che, molto probabilmente, sarà inserito in sede di conversione del decreto-legge in materia fiscale – al fine di giungere ad una celere definizione della questione che consenta il pieno sostegno economico agli invalidi civili parziali.

Elisabetta Barbuto (M5S Camera)

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