Ven. Mar 29th, 2024

In tempi di avvento ogni momento è buono per un esercizio catartico. Ebbene, a liberarsi dal giogo del dubbio, che ha comunque portato alla chiusura di una struttura di accoglienza che aveva 27 posti di lavoro, (che nella Locride sono numeri importanti) è stata ancora una volta la Società Cooperativa La Chimera di Camini che, l’altro ieri, si è vista accogliere il ricorso dell’avvocato Maria Ida Leonardo, con il Consiglio di Stato che, nel dare ragione alle argomentazioni del legale dell’associazione, ha annullato il provvedimento del Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del Servizio Sanitario calabrese nº 159 del 2 agosto 2018, che ha disposto la revoca dell’autorizzazione sanitaria all’esercizio e all’accreditamento della struttura come residenza psichiatrica ad alto trattamento ed elevata intensità assistenziale, con decreto della Regione Calabria nº 21.663 dell’1 dicembre 2009 e, altresì, autorizzata per ulteriori dieci posti letto.
La Struttura appellante espone che nel, marzo 2018, riceveva una visita ispettiva da parte del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roccella Jonica, su autorizzazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri e che da essa derivavano alcune contestazioni, a cui conseguiva l’immediata disponibilità alla messa a norma delle irregolarità riscontrate.
Tuttavia seguiva l’ordinanza nº 24 del 20 giugno 2018 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria di sospensione di due depositi alimentari irregolari, successivamente dismessi come sarebbe stato poi accertato con verbale di ispezione nº 154 del 27 luglio 2018.
Nonostante ciò, con nota del 13 luglio di quello stesso anno, il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria comunicava l’avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione sanitaria, richiamando l’attività ispettiva ex articolo 14 della Legge Regionale nº 24/2008 e 12 del regolamento regionale approvato con Decreto del Commissario ad Acta nº 81/2016 sicché, non essendo recepite le osservazioni dell’interessata, il Commissario per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi dal Sistema Sanitario Regionale calabrese emanava il decreto nº 159 del 2 agosto 2018 oggetto del giudizio.
Avverso la sentenza semplificata, che respingeva il ricorso in primo grado, la difesa dell’associazione La Chimera ha proposto una serie di censure; tra l’altro l’appellante depositava perizia di parte di Giuseppe Crisalli in ordine ai vari punti oggetto di contestazione, dalla quale risulterebbe il superamento dei problemi riscontrati e nella quale viene dato atto dell’esito positivo della verifica sul possesso dei requisiti di autorizzazione per l’ampliamento dei posti letto da 10 unità a 20 rilasciato dalla ASP di Vibo Valentia il 16 luglio 2013 con protocollo nº 00223161 e della delibera di parte favorevole nº 443 del 13 agosto 2013 del Direttore Generale ASP per l’autorizzazione sanitaria all’ampliamento.

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