Operazione Perseverance, sigilli anche a una villa
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La Polizia di Stato ha
eseguito ieri un sequestro preventivo per equivalente,
finalizzato alla confisca, di oltre 700.000 euro ritenuti essere
il profitto del reato di autoriciclaggio a carico di due coniugi
modenesi. La misura è stata emessa dal gip del tribunale di
Reggio Emilia su richiesta della Procura nell’ambito
dell’operazione ‘Perseverance’ contro la ‘Ndrangheta.
La vicenda ha origine dall’attività investigativa della
squadra Mobile su Salvatore Muto (classe ’85) – fratello di
Luigi e Antonio, entrambi condannati nel processo Aemilia per
associazione a delinquere di stampo mafioso – scoprendo tramite
intercettazioni che era stato contattato dai coniugi modenesi
(uno di questi è un direttore di banca) per causare lesioni
gravi alla badante di alcuni facoltosi anziani fratelli
residenti nel Modenese che avevano un conto corrente proprio
nell’istituto di credito di uno dei coniugi indagati.
L’analisi dei conti correnti e dei flussi di denaro ha
permesso di ricostruire, nel dettaglio, la sottrazione di circa
un milione in danno dei fratelli attraverso la creazione di
conti correnti falsamente intestatati loro e a successivi
plurimi bonifici a società cosiddette ‘cartiere’.
L’accreditamento dei bonifici avveniva, anche, attraverso
società già emerse nell’ambito dell’operazione Billions sempre
coordinata dalla Procura di Reggio Emilia. I due coniugi – già
colpiti da un ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal
gip nel marzo scorso (quando scattò l’inchiesta Perseverance) su
richiesta della Dda con l’accusa di estorsione aggravata dal
metodo mafioso – sono indagati per avere fatto transitare sulle
società cartiere, che poi monetizzavano il denaro attraverso
prelievi bancomat, il provento del reato originario di
distrazione delle liquidità degli anziani coniugi. Per questo è
scattato il sequestro, in forma diretta e per equivalente, di
717.214 euro come presunto profitto di reato; sigilli anche a
una villa nel modenese, terreni di proprietà e conti correnti.
La Polizia inoltre ha effettuato perquisizioni domiciliari a sei
indagati per riciclaggio attraverso le proprie società adibite a
‘cartiere’.