Gio. Mar 28th, 2024

La mozione proposta da Nicola Irto alla platea congressuale del PD come candidato alla segreteria regionale contiene molti punti interessanti ed esaustivi che auspico saranno al centro del dibattito congressuale, tra questi i temi della legalità e la selezione delle classi dirigenti e del welfare.
Sulla LEGALITA’ Nicola Irto ha puntualmente affermato che “ per rilanciare la Calabria c’e’ una sola strada obbligata…. percorrere la politica della legalità con azioni di contrasto a tutte le forme di mafia di ‘ndrangheta e di corruzione della rappresentanza istituzionale”.
Come sappiamo la Calabria è una regione in cui molteplici comuni sono stati attinti da provvedimenti prefettizi di scioglimento per rischio di infiltrazioni, spesso in base al solo principio di “prevedibilità” onde contrastare l’ alta pervasività. Più volte le direzioni distrettuali antimafia hanno segnalato il particolare interesse della mafia ai finanziamenti pubblici che proverranno anche dal PNRR.
Tutto questo chiama in causa la responsabilità della politica in merito alla selezione delle classi dirigenti specie dinnanzi a nuovi e piu’ moderni metodi di iscrizione online e la vigilanza deve restare alta.
Nessun indugio, quindi, verso richieste di adesione da parte di new entry incompatibili con i valori del partito, dei militanti, dei dirigenti, di quanti credono nei valori di eguaglianza e giustizia sociale contro ogni cultura della sopraffazione.
Di fronte a richieste di adesione “a rischio” di soggetti, pur incensurati, che non hanno preso una pubblica distanza da fatti criminosi commessi dal familiare di clan bisogna essere rigorosi, non sono sufficienti distingui privati in assenza di quelli pubblici per un partito politico che è un’associazione libera di persone accomunate da stessi valori e stessa visione politica.
In materia di WELFARE. Nicola Irto nella mozione ha opportunamente detto che bisogna “rendere efficace il piano sociale regionale (DGR 502/2020) in attuazione della legge regionale 23/2003 del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella regione Calabra..”
Questo assunto è molto importante per l’azione che il PD è chiamato a svolgere in una terra nella quale la mancata attuazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali determina grave violazione del diritto fondamentale alla salute e alle cure.
A distanza di oltre 20 anni dalla approvazione della legge quadro n.328/2000 la c.d. legge Turco dal nome della Ministra della solidarietà sociale che l’ha voluta, la legge regionale n 23/2000 che avrebbe dovuto rendere attuativa la normativa nazionale risulta inattuata per la colpevole responsabilità di quanti avrebbero dovuto farlo per restituire dignità a quelle ampie sacche di popolazione calabrese in condizioni di grave indigenza e marginalità che sono la maggioranza.
Un ritardo che sembrava dovesse essersi concluso nel 2019 con il provvedimento del Governo Oliverio che invece la successiva gestione di centro destra ha revocato.
La normativa regionale resta cosi tutt’ora inattuata in alcuni articoli, piu specificatamente l’art.8 che prevede la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali per persone e famiglie nei territori per garantire i livelli essenziali di assistenza, l’art 10 che dispone l’integrazione tra sistema sanitario e sistema sociale per percorsi assistenziali integrati a fronte di bisogni di salute molteplici e complessi e l’art.13 riguardante la delega ai comuni per cui la Regione non è in linea neanche con il dato normativo in quanto è invalsa la prassi di invocare l’uso di poteri sostitutivi nei confronti dei comuni sottraendo loro le funzioni amministrative relative all’accreditamento ad essi attribuite per legge. Uno straripamento di potere nelle procedure di accreditamento diretto delle strutture sanitarie o socio-sanitarie da parte della regione che scavalca così sine titulo i Comuni, soggetti titolari delle funzioni con l’emanazione di atti di dubbia legittimità.
Siamo entrati nel terzo anno di Covid ed una quarta ondata di contagi sta investendo il mondo, c’è bisogno soprattutto in Calabria di una rinnovata e incisiva azione politica sui punti che la mozione IRTO ha enucleato e gia in tanti ci siamo riconosciuti.
Bisogna superare la piu presto gli inspiegabili ritardi in Calabria per assicurare la risposte unitarie alle esigenze di salute e di benessere dei calabresi, alla tutela dei loro diritti fondamentali . L’ impegno del PD è fondamentale.

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Marilina Intrieri
ex parlamentare -assemblea nazionale PD “ area congressuale Fianco a Fianco

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