IL DOTTOR FRANCO NAPOLI, E’ PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “BENESSERE PER LA JONICA” ED E’ STATO, IN PASSATO, AMMINISTRATORE PUBBLICO PRESSO IL COMUNE DI CAULONIA
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In tanti sostengono, a Caulonia, che lei ha le idee chiare sullo sviluppo del paese, la stimano per l’impegno profuso, negli anni, non ultimo quello per aver contribuito alla stabilizzazione a 30 ore di lavoratori, nel Comune, e ne riconoscono lo stile incentrato sulla lotta ai problemi del paese e non alle persone. Sappiamo, pure, che punta alla strutturazione di un gruppo politico capace di centrare alcuni obiettivi importanti. Ci può fornire ragguagli, in merito?
A Caulonia putroppo ormai da anni raschiamo il barile. A mio parere, se ci riusciamo tutti insieme, non ci resta altro che partire dai “fondamentali” cioè da ciò che, già anni fa, era stato ideato, progettato e che purtroppo è stato dimenticato o lasciato in corso d’opera se non addirittura perso. I sentieri da percorrere esistono e bisogna fare in modo di aggregare le migliori risorse del paese, affinchè possano camminare tenendosi per mano per puntare, senza inducio, e finalmente, alla valorizzazione e all’armonizzazione dei numerosi preziosi contesti del nostro vasto territorio comunale, dal centro storico alle frazioni, dal più popoloso insediamento urbano di Caulonia Marina alla preziosa montagna, aprendo un confronto tra i rappresentanti politici e la società civile, per analizzare i fabbisogni reali e pianificare e programmare interventi e iniziative di risposta a essi. L’imbarazzante decandenza politico amministrativa che si consuma a Caulonia da oltre dieci anni , ha lasciato i cittadini sempre meno interessati, in alcuni contesti completamente abbandonati, perplessi e sconcertati.
Da quanto sostiene, si può ben sperare per il futuro di Caulonia?
E’ sotto gli occhi di tutti che, da anni, si avverte un senso di smarrimento, di vuoto, fra la popolazione, che nessuno ad oggi sembra sia stato veramente in grado di poter colmare. Con il passare del tempo non si sta facendo altro che aumentare le nostre preoccupazioni. Pertanto credo che bisogna cercare in tutti i modi di non cadere nella trappola della speculazione e dell’inciucio, stabilendo compromessi poco trasparenti per riadottare soluzioni pasticciate.
Occorre, invece, una condivisa attività programmatica, pratica e produttiva, che fotografi la nostra potenzialità in rapporto alle nostre reali necessità. Occorre trovare un’idea concreta per il paese , mediante la maggiore unificazione di tutte le determinazioni positive presenti a Caulonia, per una necessaria riflessione aggiuntiva, in un momento politico superiore che non rischi di essere simile ad una mera operazione commerciale o finanziaria atta a conseguire un profitto economico o politico solo personale e di pochi noti, con condotte senza scrupoli e senza rispetto degli interessi dei cittadini, promettendo sogni irrealizzabili solo per attrarre voti .
Parole schiette e dure, le Sue. E allora come si dovrebbe agire?
Bisogna essere pragmatici , realisti ed io cerco di esserlo, perché, prima di tutto, sono un cittadino, che vive le stesse difficoltà degli altri. Ecco perché, a mio parere, è necessario analizzare politicamente e prendere consapevolezza della situazione in cui versiamo, consci che ad esprimere un giudizio finale su ciò che verrà proposto saranno i cittadini, a tempo debito.
E’ dunque così critica la situazione?
Parli con la gente comune e le diranno che è inutile negare che a Caulonia si vive una crisi economica, sociale e culturale che non conosce precedenti. Il paese, una volta preso ad esempio, è relegato da tempo nei bassifondi di tutte le statistiche nazionali, con un tasso di emigrazione intellettuale impressionante che non consente un ricambio della classe dirigente, in quanto non riesce più da anni a costruire un modello economico credibile che garantisca un futuro ai nostri figli, e tra l’altro,anche se non ancora partito, se non si cambia subito marcia, non beneficeremo della grande opportunità di sviluppo offerta dai PNRR. Pertanto, una realtà triste la nostra, poiché, nonostante abbia peculiarità da fare invidia a tutto il mondo, risulta essere tra le più povere d’Italia. Non desidero emettere sentenze politiche, ma voglio segnalare intanto a tutta la classe politica cauloniese, mentre litiga e si divide, mentre si scelgono strade senza via d’uscita, i nostri cittadini soffrono e vivono uno stato d’abbandono totale, e cosa più assurda nessuno si accorge che ci sono tante famiglie che vivono in povertà.
Da quanto sostiene cosa si deve e si può fare?
In questo momento così delicato, non è facile prevedere cosa succederà, e qualsiasi sarà lo scenario che potrebbe scaturire , certamente questo dovrà essere supportato da una visione chiara e responsabile, basata soprattutto su una programmazione politico amministrativa di rilancio del paese , condiviso dal più ampio schieramento politico, senza l’esasperazione di tifoserie imprudenti le quali non entrando nel merito delle problematiche, o forse, facendo finta di non conoscerle o che non esistano, pregiudichino il regolare svolgimento dell’attività democratica: il rispetto umano e politico diviene essenziale in questo momento. Pertanto mettendo a disposizione come “campo neutro” la sede di Benessere, o in qualsiasi altro posto che si riterrà opportuno, propongo di aprire un confronto con gli “addetti ai lavori politici di Caulonia” e con le figure istituzionale regionali del comprensorio jonico, i quali assieme ai rappresentanti della società civile e del terzo settore , riescano a trovare una connessione con tutta la cittadinanza sempre più disaffezionata alla politica, per evitare che qualsiasi scelta si faccia, rischi di non essere compresa da una società oramai stremata, che non ha più la forza e la voglia di reagire.
In conclusione?
Faccio riferimento non a chi è stato legittimamente eletto, divenendo parte della maggioranza o dell’ opposizione, a cui va data una seconda opportunità, ma a chi ha dimostrato, negli anni, di non aver saputo adempiere al delicato ruolo assunto come amministratore rappresentante della cittadinanza. Di solito, nei Paesi civili, in tali casi, un soggetto responsabile, dimostra la propria onestà e signorilità nel fare un passo indietro, per il bene del paese e dei suoi cittadini, lasciando spazio a risorse umane fresche in grado di affrontare le importanti sfide che il futuro riserverà. Se non ce ne siamo ancora accorti, non c’è più tempo da perdere. Un saluto romano o un braccio alzato con il pugno chiuso non fa più presa. Sono, quindi, convinto che se, responsabilmente, ci diamo la mano, con un obiettivo comune, chiaro, trasparente e inequivocabile, che è quello dello sviluppo e della valorizzazione di Caulonia, anche i miracoli potranno avvenire Una soluzione va trovata per il bene di tutta la nostra collettività. In politica esiste sempre la soluzione, che può andare bene per tanti, se non per tutti. Attualmente vedo soltanto la possibilità di
formare una lista civica, senza connotazioni partitiche, quindi composta da esponenti di partiti sia di centro destra e sia di centro sinistra, che pur apparendo anomala, è invece accreditata a proporre contenuti e soluzioni alternative o aggregative di governo comunale con il compito, il ruolo e la legittimità di rappresentare la volontà popolare principalmente in un contesto come il nostro, che non è quello delle grandi città. Occorre una equipé di persone che si mettono insieme per amministrare le varie attività che compongono la vita di Caulonia e che la vogliono fare rinascere e progredire con progetti precisi riesumando quello che si è perso, completando quello che è stato iniziato o è andato addirittura nel dimenticatoio , al fine di modernizzareanche con nuovi progetti il comprensorio. In poche parole si dovrà votare più che col cuore, con la testa, affinché ogni cittadino scelga amministratori in grado di far crescere la comunità da un punto di vista economico, culturale, sociale ed adeguatamente ai tempi. Il voto, il consenso, va espresso a chi vale, a prescindere dagli idealismi e dalle parentele. Da medico sò bene che non si può curare una persona malata principalmente nell’anima soltanto con i farmaci, servono, oltre che programmi terapeutici, soprattutto parole buone e rassicuranti, accompagnati da una stretta di mano o da una carezza. Chi viene trattato in modo incompetente e senza umanità peggiora e si assenta sempre più dalla vita.Per Caulonia non c’è esercizio migliore che tendere la mano e aiutare gli altri ad alzarsi. Mi fanno tenerezza quelli che pensano di poter andare avanti da soli. Magari ce la faranno, ma quando saranno arrivati e non avranno nessuno a cui tenere la mano,ma solo un paese diviso ed incattivito, solo allora capiranno, come alcuni lo dovrebbero avere già capito, quanto hanno sprecato il loro cammino. Si sveglieranno la notte pensando che qualcuno gli stia stringendo una mano ma si accorgeranno che quella è, soltando, l’altra loro mano .