Sab. Apr 20th, 2024

Sostegno della Regione, ma la vera partita è a Roma«Servono progetti, non basta solo mettere insieme le forze positive del territorio»

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La cultura e l’attenzione al territorio come vie di crescita e di sviluppo della Locride. È lo spirito che ha contrassegnato l’incontro di ieri pomeriggio nel salone dell’Episcopio, sede della Diocesi di Locri-Gerace, da dove la Locride ha ripreso il suo viaggio non solo per rilanciare la candidatura a capitale italiana della cultura per il 2025, ma anche per consolidare la proposta dell’ecosistema culturale sociale e rurale come meta per il Giubileo 2025. «Vedere la Locride capitale della cultura 2025 è un intento comune delle istituzioni locridee, di quelle regionali e dei cittadini», hanno sostanzialmente evidenziato gli amministratori sindaci ad iniziare dal sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, dalla presidente dell’Associazione, Caterina Belcastro, e dal presidente del Compitato, Giuseppe Campisi, nel corso dei loro interventi. Ma per poter concretizzare questo “sogno” e farlo diventare un punto di rilancio, hanno avvertito gli intervenuti, «occorre non solo mettere insieme le forze positive del territorio affinché si possano valorizzare il bene e il patrimonio culturale della Locride», ma è anche «necessario elaborare progetti e ancor di più fare censimento delle nostre forze e risorse culturali, sociali e turistiche».

Sulla medesima lunghezza d’onda il vescovo Francesco Oliva: «La Locride ha bisogno vitale di futuro e quindi di speranza e di riscatto. Una terra umiliata può rialzarsi solo grazie ad iniziative che promuovono la cultura e lo sviluppo del territorio». Anche per questo monsignor Oliva ha invitato i politici presenti al forum alla concretezza, mentre il direttore generale dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, ha sottolineato l’importanza del ruolo della scuola e delle Università che con la ricerca possono aiutare i giovani a crescere ed a diventare un valido aiuto per il futuro del territorio. Da parte sua l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, nelle sue conclusioni, nel garantire concreto impegno per la realizzazione di questo “sogno”, ha dichiarato di partecipare al forum «innanzitutto, come amico della Locride, perché ho imparato ad amare questo territorio grazie allo insegnamento di Jole Santelli. Io sono ben lieto – ha continuato l’assessore – di essere coinvolto in questo percorso di promozione del territorio, perché questa è una battaglia che sarà sostenuta dalla Regione, ma dovrà essere portata anche al Ministero». Gallo, evidenziando che «questo vuol dire condividere un percorso, perché da soli non si va da nessuna parte», ha anche ammesso che la Locride è «un’area più sfortunata dal punto di vista delle infrastrutture», mentre oggi «bisogna puntare sulla promozione, sul racconto di un modo diverso di vedere il territorio. Anche per questo – ha concluso – occorre supportare, migliorare la qualità del nostro sistema produttivo ma anche far conoscere i punti di forza».

p.l. – gazzetta del sud

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