Ven. Mar 29th, 2024

Da lunedì alla Gastroenterologia ed endoscopia dell’ospedale di Locri sono sospese le attività endoscopiche … per mancanza delle necessarie apparecchiature. A comunicarlo ieri è stato il reggente del reparto dipartimentale dottor Rocco Arcà, con una nota inviata alla direzione generale dell’Asp reggina e al direttore sanitario del nosocomio. Secondo il medico, la mancanza di adeguata strumentazione endoscopica «si trascina ormai da parecchi mesi». Di conseguenza «l’attività endoscopica del reparto è stata ridotta e limitata soltanto alle visite specialistiche e alle terapie ambulatoriali».

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«Se si vogliono evitare danni irreparabili ai cittadini – ha affermato il segretario territoriale della Uil-Fpl Nicola Simone – i responsabili dell’Asp di Reggio Calabria devono prendere coscienza che esiste un territorio che hanno abbandonato, nel quale la sanità è un opzional mentre lo sperpero di danaro pubblico è una costante, e la disorganizzazione sembra scientificamente organizzata».

Simone invita dunque i vertici aziendali a prendere i dovuti provvedimenti miranti a garantire , come loro dovere, almeno i livelli minimi di assistenza in termini di risorse umane e strumentali. «All’ospedale di Locri – continua il segretario della Uil.Fpl – non si può più continuare a scherzare con la salute e con la vita delle persone. E’ dalla scorsa estate ,che la struttura dipartimentale di Gastroenterologia digestiva non è in grado di garantire i Livelli essenziali di assistenza ai cittadini che necessitano di esami diagnostici gastroenterologi. Tant’è che l’attività del reparto è stata ridotta e limitata soltanto alle visite specialistiche e alle terapie ambulatoriali».

Simone ricorda che la gara per acquistare la strumentazione endoscopica utilizzando le risorse provenienti dal budget dello screening per il tumore al colon era stata espletata il 5 novembre 2021. «Però la strumentazione non è stata acquistata e non si riesce a comprendere per quale motivo a un certo punto, la gara si sia impantanata e neppure perché». Il segretario ricorda anche che il dott. Arcà da due anni segnala la mancanza di idonea strumentazione endoscopica incontrando orecchie sorde: «Anche adesso – evidenzia Simone -il reggente dell’Unità di Gastroenterologia, prima di decidere la sospensione delle attività endoscopica del reparto, ha comunicato alla direzione generale e al vertice dell’Asp reggina, oltre che al direttore sanitario dell’ospedale di Locri, l’impossibilità di espletare in sicurezza le attività endoscopiche invitando il vertice aziendale ad adoperarsi per dotare la struttura delle idonee strumentazioni per poter effettuare corretti esami endoscopici agli utenti che ne fanno richiesta».

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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