Sab. Apr 20th, 2024

“La Calabria non può aspettare che nel suo territorio siano genericamente assegnati e bloccati fondi per opere per le quali la prima fattura lavori da pagare sarà probabilmente nel 2031”. È quanto scrive il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in una lettera indirizzata al premier Mario Draghi sul tema delle infrastrutture da finanziare con le risorse del Pnrr. “Apprendo che ultimamente – osserva Occhiuto –  presso il Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici è iniziata la presentazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria e della bretella di connessione che da Battipaglia arriva fino a Potenza. Questo non tranquillizza la Regione per l’assenza, nella proposta presentata, del progetto integrale che da Battipaglia arriva a Reggio Calabria. Apprendo che nella presentazione dei lotti che interessano la mia regione non è emersa alcuna caratteristica tecnica dell’opera ma sono solo emersi i riferimenti legati al tipo di finanziamento. In particolare è stato precisato che il finanziamento di 9,4 miliardi graverà su generiche fonti finanziarie: è emerso anche che per i relativi tempi di attuazione l’orizzonte temporale si attesta al 2030, ovviamente successivo al 2026”.

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“Al momento – rileva il presidente della Regione Calabria nella lettera a Draghi – non è stato presentato il progetto di fattibilità tecnica economica fino a Praja e nulla è stato presentato sulle tratte tutte in territorio calabrese. L’unico riferimento è stato al finanziamento a valere per complessivi 9,4 miliardi su non meglio specificate fonti di finanziamento. I lotti tra Tarsia e Cosenza, Cosenza e Lamezia Terme, Lamezia Terme e Gioia Tauro sono ad oggi solo un’idea di tracciato per i quali manca anche un’idea di finanziamento”. Secondo Occhiuto, “la Calabria non può aspettare che Rete Ferroviaria Italiana produca progetti di fattibilità tecnica delle tratte in territorio calabrese non conoscendo, perché non è pubblico, neanche la stima dei cronoprogrammi dei lavori tra Praja e Tarsia e nel proseguimento della tratta fino a Reggio”. “La Calabria – prosegue il governatore – non può aspettare che da quei cronoprogrammi oggi non conosciuti discendano finanziamenti bloccati per circa 9.4 miliardi che migliorano solo il rating delle stazioni appaltanti, congelati come sono nel relativo contratto di programma”. Infine, sempre rivolgendosi al premier Draghi, Occhiuto si dice “certo di un suo proficuo interessamento in merito alle problematiche esposte”, auspicando di “poterla incontrare presto a Roma per un confronto a trecentosessanta gradi sul futuro della Calabria”.

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