Ven. Mar 29th, 2024

“Finalmente stabilita verità, mio operato sempre limpido”

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L’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Forza Italia, è stato assolto dall’accusa di peculato che gli veniva contestata in relazione alla gestione dei rimborsi per spese di rappresentanza del Comune.


    La sentenza é stata emessa dal gup del Tribunale di Cosenza Claudia Pingitore a conclusione del processo con rito abbreviato a carico di Occhiuto.


    Il Gup ha invece rinviato a giudizio, per peculato in concorso, in sede di udienza preliminare, l’ex capo della segreteria di Occhiuto, Giuseppe Cirò, e la funzionaria dell’ufficio Economato del Comune Ada Federico. E’ stato inoltre disposto il non luogo a procedere per Bruno Palermo, anche lui funzionario dell’ufficio Economato.
    L’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza in cui era indagato Mario Occhiuto era stata avviata dopo la denuncia presentata dallo stesso ex sindaco nei confronti di Giuseppe Cirò in relazione ad un presunto utilizzo indebito delle spese di rappresentanza.
    “E’ terribile – ha detto l’ex sindaco Occhiuto commentando la sentenza del Gup – quando ti accusano di cose che non hai mai fatto e leggi ricostruzioni assurde inerenti il tuo modo di fare. Ti colgono una sensazione brutta ed un senso di impotenza che non auguro a nessuno di provare nella vita. Oggi finalmente è stata stabilita la verità. La sentenza del Gup, unitamente a quella emessa ieri sugli ‘appalti spezzatino’ gestiti dal Comune all’epoca in cui ero sindaco (in cui comunque Mario Occhiuto non era coinvolto, ndr), conferma che in dieci anni il mio operato è stato sempre limpido”. 

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