Situazione dei contagi covid che sta notevolmente peggiorando in provincia di Reggio Calabria, il nuovo bollettino evidenzia numeri mai visti prima. Se poi si tiene conto che il tracciamento è ormai un lontano ricordo e che dunque i dati sono falsati di molto in difetto, ci si rende conto che in questo momento è indispensabile attuare comportamenti e restrizioni che blocchino il continuo dilagare dei contagi. La scuola ora, insieme ai suoi lavoratori e studenti diventa argomento al centro del dibattito. Se qualche comune in piena autonomia decidesse , contrariamente a quanto richiesto dalle autorità sanitarie del Gom, di non chiudere le scuole, si prenda tutte le responsabilità e provveda almeno a garantire ai giovani studenti mascherine Ffp2, cosi come previsto dalla nuova normativa, visto che i dirigenti scolastici confermano che ancora le istituzioni scolastiche sono sguarnite. Per non mettere a rischio i ragazzi, è necessario inoltre che gli stessi comuni provvedano ad organizzare degli screening di accesso per tutto il personale scolastico ed agli studenti, dopo la pausa natazia, il rischio di rientrare a scuola contagiato dal covid è reale. Gli esperti ritengono che, se non si porranno argini sul contagio, nonostante le nuove regole stabilite dal Governo, a fine mese una classe su due sarà in quarantena. La variante Omicron è molto più contagiosa e se nelle scuole non si provvede ad una buona areazione, specie in aule piccole ed anguste, il rischio di contagio diventa altissimo. Perché mettere a repentaglio la salute dei giovani in nome di quella Dad che tutti non vogliono ma che purtroppo ora diventa necessaria ?
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Raimondo Rubino – sindacato autonomo dei lavoratori della scuola