Gio. Apr 18th, 2024

La struttura dipartimentale di Gastroenterologia digestiva dell’ospedale di Locri non è in grado di garantire i Livelli essenziali di assistenza ai cittadini che necessitano di esami diagnostici. Da più di un mese infatti sono sospese le attività endoscopiche per il semplice motivo il che reparto è sfornito delle necessarie apparecchiature. Una situazione più volte “denunziata” al vertice aziendale non solo dalle organizzazioni sindacali di settore e dai cittadini, ma anche in prima persona dal responsabile della struttura dipartimentale, il dottor Rocco Arcà. «Purtroppo – ha evidenziato ieri il segretario territoriale dell Uil-Fpl, Nicola Simone, fino ad oggi non si è registrato mirato intervento del vertice aziendale. Tant’è che l’attività endoscopica del reparto è stata limitata soltanto alle visite specialistiche ed alle terapie ambulatoriali».

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Il segretario dell’Uil-Fpl evidenzia inoltre che il responsabile delreparto, «il bravo gastroenterologo Rocco Arcà, si è ormai stancato di dover ad effettuare continue richieste al vertice aziendale, che continuano a rimanere inevase, ed ha dato la disponibilità a prestare la sua opera in un’altra struttura sanitaria dell’Asp reggina».

Nella nota inviata al vertice dell’Asp reggina e al direttore sanitario del nosocomio locrese, – afferma il segretario del sindacato – «il gastroenterologo ha ribadito al commissario straordinario dell’Asp la sua “eversiva” richiesta di essere autorizzato a spostarsi per qualche giorno la settimana, e sino alla risoluzione di tale incresciosa carenza, presso una qualsiasi altra unità oprrativa di Gastroenterologia dell’Asp per eseguire esami endoscopici su pazienti interni all’ospedale di Locri, o esterni che afferiscono alla struttura sanitaria dipartimentale locrese».

Il dirigente sindacale invita dunque ancora una volta il vertice dell’Asp ad attivarsi per «prendere i dovuti provvedimenti miranti a garantire soprattutto presso l’ospedale di Locri , come loro dovere, almeno i livelli minimi organizzativi in termini di risorse umane e strumentali. Non si può più continuare a scherzare con la salute e con la vita delle persone. Dalla scorsa estate – ha ricordato – la struttura dipartimentale di Gastroenterologia digestiva non è in grado di garantire i Lea. E non si riesce a comprendere – conclude – perché a un certo punto la gara per acquistare la strumentazione endoscopica che utilizza le risorse provenienti dal budget dello screening per il carcinoma al colon, nonostante sia stata espletata positivamente il 5 novembre 2021, si sia impantanata, impedendo l’acquisto della strumentazione prevista».

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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