Ven. Apr 19th, 2024

Le esigenze cautelari a carico degli indagati sono “fondate” alla luce di una “complessiva valutazione del contesto associativo criminale radicatosi nel territorio con la presenza di un locale di ‘ndrangheta di primissimo piano”. E’ quanto scrive il gip di Roma, Livio Sabatini, nell’ordinanza con cui ha disposto misure nei confronti di 65 persone nell’ambito di una indagine della Dda sull’esistenza di un gruppo criminale attivo nella zona del litorale romano. Il gip parla dell’esistenza di due “associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti anche internazionale” con una “capacità di penetrazione nel tessuto economico e politico della zona di Anzio e Nettuno” con “numerose evidenze comprovanti la disponibilità di canali con pubblici dipendenti infedeli per ottenere concrete, utili e specifiche notizie dei procedimenti coperti da segreto” nonché la “disponibilità di un impressionante numero di armi”. Per il giudice a questo quadro va “aggiunto da un lato la persistenza sul territorio di un contesto di criminalità organizzata che agisce da decenni e dall’altro i solidi legami esistenti con taluni esponenti delle forze dell’ordine ed esponenti politici locali nonché con altri clan delinquenziali”.

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