Ven. Mar 29th, 2024
Inizio nuovo anno scolastico all’ Istituto Comprensivo Parco della Vittoria sede Col di Lana, Roma, 14 Settembre 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI

“Il filosofo Hegel definiva l’istruzione ‘l’arte di rendere l’uomo etico’. Quanto è vero e quanto non stupisce, purtroppo, che uno stato che per decenni ha investito troppo poco nella scuola e nei suoi studenti, oggi si ritrovi a mettere le pezze a un sistema economico, sociale e istituzionale che ha senza dubbio perso di vista la stella polare del proprio concetto etico” scrive in una nota Laura Scalfi, Direttore Generale dell’Istituto G. Veronesi e di Liceo Steam International. “L’Italia spende in media il 15% in meno in istruzione rispetto ai suoi principali competitors europei, registra livelli nel numero di laureati che contendono con la Polonia gli ultimi posti della classifica europea, per non parlare” rincara il Direttore Generale “dei livelli di dispersione e abbandono scolastico: ci sono regioni nel Sud del nostro paese che nel 2022 registrano ancora tassi di abbandono che sfiorano il 20%. Ci sono poi circa 3,5 miliardi di euro l’anno che lo stato italiano perde a causa della fuga dei cervelli: per ogni giovane che lascia l’Italia in cerca di possibilità occupazionali qui assenti una volta concluso il percorso di formazione, il sistema nazionale perde circa 138.000 euro di quanto già speso.  Inutile sottolineare l’incidenza di questi dati sulla crescita depotenziata che vive tutto il Paese. Se non investiamo nel nostro capitale migliore” spiega Scalfi “non alzeremo mai l’asticella in termini di sviluppo economico, ma anche e soprattutto in termini di sviluppo sociale e politico: per ‘produrre’ una classe dirigente competente e capace serve una società civile matura e animata da una costruttiva dialettica critica. Formare cittadini in grado di riflettere e agire eticamente per il bene collettivo, di interrogarsi e porsi quesiti di ampia visione dovrebbe essere una delle missioni principali della scuola: il PNRR può essere finalmente l’occasione per inaugurare questo percorso a livello nazionale. In Trentino e in Emilia Romagna con Liceo Steam International abbiamo già da tempo definito un programma che si ispira alla visione dell’uomo diffusasi in Italia all’inizio dell’era moderna: l’incontro di concetti del Platonismo (le idee come modelli, l’anima come mediatrice, l’uomo come micro-demiurgo) e dell’Aristotelismo (la sostanza dentro la natura, la complessità della vita, l’ordine finalistico del mondo) per infondere nello studente nuovo coraggio nell’immaginare, sperimentare e prendere le redini del proprio futuro. Abbiamo costruito una proposta didattica capace di portare gli studenti ad affrontare le sfide dell’odierna società complessa globale con una preparazione competitiva rispetto ai coetanei delle aree più avanzate del mondo. Recuperando quindi lo spirito italiano nella sua accezione migliore: un mix unico e vincente di creatività-utilità-comunicatività. La speranza” conclude Scalfi “è che il nostro non resti un caso isolato, ma che tutta la filiera della formazione nel nostro Paese riscopra il valore aggiunto di un approccio etico, libero e antropocentrico all’insegnamento”.   “Sono convinta che, se si analizza il tema riguardo ciò che serve alla scuola senza filtri corporativi e ideologici e lo si fa con coraggio pensando ai milioni di studenti, una scuola diversa è possibile anche in Italia e per realizzarla non ci vorranno decenni”.

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