Ven. Mar 29th, 2024

La ‘nuova Tv digitale’ è pronta a partire anche in Calabria, mancano pochi giorni, lo ‘switch-off’ delle Tv locali dovrebbe avvenire dalla metà di aprile 2022, cambiando le carte in tavola o meglio cambiando la numerazione LCN delle varie emittenti televisive regionali e provinciali. Al Nord sono sulla via della conclusione le operazioni e stanno causando seri problemi di ricezione in particolare nelle grandi città e nei condomini.
La colpa sarebbe nel riassetto delle frequenze e quelle assegnate alle locali di grandi tradizioni vedi TELE LOMBARDIA ora oscurate dai vari filtri presenti negli impianti di ricezione che adesso sono diventati obsoleti con la riassegnazione delle frequenze stesse.

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In Calabria il passaggio dovrebbe essere indolore anche se in questi giorni ci sono delle problematiche per la mancata sintonizzazione di RAI TRE CALABRIA. Risintonizzando la tv automaticamente la stessa tv assegna a RAITRE TGR SICILIA o RAITRE TGR BASILICATA la posizione sul telecomando perdendo di conseguenza tutti i telegiornali prodotti dalla sede regionale calabrese anche se per questo forse nessuno si “strapperebbe le vesti” per il dispiacere.

Tornando alla numerazione LCN delle locali le novità ci saranno e sono importanti. VIDEO CALABRIA assume il comando passando al numero 10, LAC guadagna posizioni, le è stato assegnato il numero 11, TEN passa al 12, CALABRIATV al 13, RTI al 14, ESPERIATV al numero 15, TELESPAZIOTV al 16, MI SPOSOTV al 17, entra in gioco ai primissimi posti per le locali TELE A1 CORIGLIANO AL 18, ed una quasi sconosciuta ai telespettatori calabresi CANALE ITALIA 83 EXTRA che avendo assegnato LCN 19 potrà garantirsi una fetta di pubblico maggiore magari di chi, con molta sufficienza, si metterà a fare zapping per tornare a guardare le nazionali dal 20 in poi.

Questa, la possiamo considerare la fascia dei privilegiati perchè le altre emittenti hanno ottenuto numerazioni più alte, come L’ALTRO CORRIERETV finita al 75, TELEMIA al 76, REGGIOTV al 77, RTC al 78, TELE JONIO al numero 85 e tutte le altre che il ministero dello sviluppo economico ha inserito tramite il “Bando per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre ai fornitori di servizi di media audiovisivi operanti in ambito locale” in pratica quasi 70 tra emittenti commerciali e comunitarie, ricorsi permettendo.

Per tutti non sarà facile rimanere sul mercato, il costo per essere inseriti sui ripetitori di EI TOWERS che a sua volta ha vinto il bando per la trasmissione dei segnali sul territorio calabrese è di circa 40.000 euro all’anno per coprire attualmente quasi 80% della regione, solo per un mega di spazio digitale che certo non offre una visione eccezionale, in effetti già una emittente calabrese sembra aver acquistato 2\3 mega, con un “affitto” annuale di spazio che può arrivare fino ai 100.000 euro annui. Questo solo per andare in onda poi ci sarebbe il costo del personale, dei giornalisti e qualcuno già ne sta facendo a meno, in un mercato affievolito dalla forfetizzazione dell’ascolto tv.

Internet con i vari social ha dato uno scossone forte al mercato pubblicitario, gli imprenditori preferiscono pianificare ad esempio su Facebook o Instagram che su una tv locale, i dati di visione sono certi e raccolgono una fascia di utenza molto ampia rispetto a quella che va dai 50 in su relegata al solo target televisivo regionale.

Adesso le tv locali calabresi sono ad un bivio, purtroppo qualcuno sceglierà di chiudere gli impianti a discapito della libertà di tutti, a vantaggio di pochi esclusivisti a volte non editori puri.

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