Gio. Apr 18th, 2024

FACCIAMO CHIAREZZA, UNA VOLTA PER TUTTE,  SULLA SITUAZIONE DELLA CHIESA DELL’ADDOLORATA E QUALI SONO GLI INTERVENTI PREVISTI NELL’IMMEDIATO E NEL FUTURO.

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LE PRECISAZIONI DELLA SOPRINTENDENZA LOCALE E DEL SEGRETARIATO REGIONALE.

Antefatto: in data 29 ottobre 2021, sulla scorta di una intervista fatta all’Arch. Antonio Napoli,  Priore f.f. della Confraternita dell’Addolorata, lanciammo un appello sul web, sui giornali cartacei e on line, sulle televisioni e scrivemmo pure alla Sovrintendenza regionale di competenza (senza mai ricevere risposte),  in merito alla precaria situazione della Chiesa dell’Addolorata, in quel momento soggetta a notevoli infiltrazioni di acqua piovana per problemi sul tetto. Pioggia che stava danneggiando anche i dipinti.

Segnalazione che venne raccolta immediatamente dalla struttura tecnica della Diocesi di Locri che fece i suoi passi, assieme al Sindaco Salvatore Fuda -appositamente coinvolto- presso la Sovrintendenza regionale e locale. A seguito di ciò ci fu una pronta risposta con un sopralluogo effettuato in data 9 novembre dall’Arch. Rita Cicero, incaricata quale progettista dal Segretariato regionale MiC della Calabria, che responsabilmente e fondatamente ha ritenuto concludere che vi erano gli estremi per un intervento di somma urgenza, preceduto da una fase di indagini per la verifica della vulnerabilità sismica.

Ma dopo quel sopralluogo non è successo apparentemente niente.

Per questo motivo con una pec del 24 gennaio 2022 abbiamo ritenuto corretto di informare il Segretariato Regionale che era in corso di stesura un post pubblico per ribadire l’appello e protestare energicamente. Pec rimasta sempre senza risposta, anche dopo la pubblicazione della comunicazione sui media e nel web fatta il 26 gennaio 2022 con cui abbiamo rinnovato fortemente l’appello, anche sotto forma di protesta mediatica e giornalistica,  in quanto appariva assurdo non aver dato seguito alla somma urgenza: dicemmo “ passano gli anni ed è sempre così, sabbie mobili e blocchi per Gioiosa, il Naniglio e l’Addolorata.

E’ noto pure che in data 25 febbraio abbiamo preannunciato un ulteriore post di protesta ancora più forte dei precedenti.

Contestualmente, però -così come abbiamo  rispettosamente fatto in occasione del precedente post e comunicazione mediatica a tutto campo- abbiamo ritenuto informare preventivamente chi di competenza.

Stavolta però ci siamo rivolti direttamente alla neo-Direttrice del Museo di Locri  nonché RUP dell’opera da realizzare, Arch. Elena Rita Trunfio, la quale è stata veramente straordinaria, gentilissima e chiara nel rispondere in tempo reale.

Così abbiamo potuto apprendere che il Segretariato regionale MiC di concerto con la locale Soprintendenza -malgrado le notevoli difficoltà per fortissima carenza di personale-  non è rimasto immobile di fronte al serio problema che si è presentato e si deve affrontare con la somma urgenza. La Direttrice ha voluto principalmente sottolineare quanto il Ministero ci tenga  -per quanto non potrebbe sembrare- alla Chiesa dell’Addolorata, a partire dal Direttore del Segretariato Regionale della Calabria, Dott. Salvatore Patamia.

L’Arch. Trunfio ha spiegato con dovizia di particolari tecnici ed amministrativi il perché del temporeggiamento ad intervenire: è stato necessario effettuare più sopralluoghi (che si sono succeduti tra il mese di novembre 2021 e febbraio 2022) per focalizzare il tipo di intervento in relazione alle numerose criticità e studiare logisticamente in che modo allestire i ponteggi,  evitando di chiudere la chiesa al culto per i lavori da fare. Con l’impresa aggiudicatrice si è fatto il sopralluogo finale (giorno 14 febbraio) assieme al Priore f.f. Arch. Antonio Napoli e si è giunti a trovare la soluzione tecnica ed operativa ottimale, ma nel frattempo occorre sistemare la pratica anche dal punto di vista amministrativo-finanziario. La previsione è che i lavori saranno avviati entro il mese di marzo, salvo imprevisti.

E’ bene ricordare che purtroppo la Chiesa è affetta da numerose problematiche, di natura complessa, molto complessa: la prima di carattere strutturale potrà essere risolta solo previo uno studio e indagini mirate a verificare la vulnerabilità sismica e la natura dei degradi strutturali oggi presenti, la seconda, alla quale si è data la priorità, è relativa alla totale inefficienza del manto di copertura, sul quale si interverrà immediatamente. Si sottolinea inoltre che la complessità della situazione  richiede fondi adeguati, ma il Direttore Patamia fa sapere che, oltre alla somma contenuta che il Segretariato ha a disposizione per risolvere le problematiche della copertura, sono stati richiesti al Ministero della Cultura ulteriori finanziamenti per intervenire in maniera macroscopica e risolutiva per la tutela della Chiesa.

Per completezza di informazione occorre pure ricordare l’attenzione e l’impegno del Vescovo, Mons. Francesco Oliva verso la Chiesa dell’Addolorata, che il 25 agosto 2019, nel corso della Messa per il santo patrono San Rocco, tenuta nella Chiesa del Rosario,  comunicò al Sindaco Salvatore Fuda ed a tutti i convenuti, che la CEI aveva valutato favorevolmente la possibilità di destinare fondi per la Chiesa dell’Addolorata.

Vincenzo Logozzo

Gioiosa Jonica, venerdì 4 marzo 2022

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