“Ci troviamo a Caroni un borgo vicino a Limbadi, in provincia di Vibo, è appena nata una bambina di nome Lea. Due giovani del posto salutano il piccolo ‘evento’ locale in modo abbastanza curioso. Estraggono le pistole dalle tasche e sparano diversi colpi verso l’alto”. La denuncia è di Klaus Davi e a sparare – secondo quanto riferito dallo stesso giornalista – sarebbero stati due giovani del posto, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Il video pubblicato da Davi risalirebbe ai primi di aprile di quest’anno ed è stato postato su Instagram da un amico dei due per poi essere rimosso poco dopo.
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L’altra guerra, quella contro la ‘ndrangheta
Klaus Davi ha fatto in tempo a salvarlo per renderlo noto sulla suo canale youtube commentando: “Questa è il sud che non ci piace ma questi episodi non avvengono solo in questa bellissima regione. Avvengono anche a Milano a pochi passi da casa mia, avvengono a Torino avvengono in Emilia, avvengono in tutta Italia. Ricordiamoci che anche ‘noi’ magistrati, noi giornalisti, ‘noi’ forze dell’ordine, noi cittadine e cittadini onesti stiamo conducendo una guerra nel nostro paese; una guerra contro il crimine organizzato. I politici nazionali non ne parlano più. Le istituzioni schivano l’argomento e vengono poco in Calabria. Ma questa guerra – scrive Davi proprio oggi, 25 aprile – noi la combattiamo e la combatteremo fino alla fine anche se in molti fanno finta di nulla. Presidente Mattarella, Presidente Draghi abbiamo invece molta fiducia in voi e nell’aiuto che potete dare a questa bellissima terra”.