Mer. Apr 24th, 2024

“Giusto aiutare i profughi ucraini certo, ma stanziando fondi ad hoc e non dividendo i già pochi finanziamenti per la scuola. Due anni di pandemia hanno evidenziato quanto sia importante uno sportello psicologico per supportare docenti e ragazzi nelle scuole. E destinare fondi agli sportelli psicologici scolastici significa aiutare anche i ragazzi ucraini, perciò la logica del togliere da una parte per dare all’altra è completamente infondata.” Così in una nota scrive Laura Scalfi, membro della Direzione Nazionale di Azione con delega alla scuola, riguardo il dimezzamento dei fondi previsti dalla legge di Bilancio destinati al supporto psicologico negli istituti scolastici per sopperire all’esigenza di aiuto per i bambini profughi ucraini. “Le scuole devono essere uno scudo per i ragazzi e devono rappresentare un aiuto e un sostegno concreto per chi ha disagi o anche solo ha necessità di essere ascoltato. Un ambiente scolastico inclusivo e aperto al dialogo: questa è la scuola che dobbiamo costruire. L’emergenza ucraina – continua Laura Scalfi – è un problema serio a cui far fronte in maniera strategica e strutturale. Togliere da una parte per aiutare un’altra, escludendo così un approccio integrato e trasversale, non è di certo la soluzione” conclude. 

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