Ven. Mar 29th, 2024

Le dichiarazioni della Dr.ssa Giuseppina Princi, vicepresidente della giunta regionale, in vista dell’evento internazionale di pallavolo che si svolgerà a Siderno dall’8 al 10 aprile

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Tutto pronto per l’evento di Volley internazionale che verrà ospitato a Siderno dall’8 al 10 aprile. Le Nazionali femminili U19 di Italia, Germania e Paesi Bassi si affronteranno per conquistare la qualificazione agli europei e per il paese saranno 3 giorni di spettacolo volley.  Le squadre femminili U19 andranno a caccia del pass per partecipare al campionato europeo che si terrà in Macedonia dal 27 agosto al 4 settembre. Le dichiarazioni della Dr.ssa Giuseppina Princi, vicepresidente della giunta regionale, in vista dell’evento internazionale di Siderno.

La Calabria è nuovamente protagonista di un evento internazionale di volley. Quanto è importante per la regione diventare scenario di manifestazioni sportive di questa portata?

“Dire che lo Sport sia uno dei principali veicoli di messaggi positivi e di modelli virtuosi è pleonastico. La Calabria ha bisogno di riscattare un’immagine svilita nei decenni da tanti luoghi comuni e da alcune condotte che non ci appartengono più. Per farlo ha senza dubbio bisogno di strumenti diversi; lo Sport è uno di questi. Ogni vetrina pubblica, ogni palcoscenico, si trasformano dunque in step positivi nella scalata verso il riscatto sociale della nostra Regione. Un evento di portata internazionale come appunto le Qualificazioni al Campionato Europeo di Pallavolo femminile (CEV U19) non può che concorrere, insieme alle altre occasioni che ci saranno, a portare la Calabria al di fuori dei suoi confini geografici e mediatici. Quindi, per rispondere in maniera secca alla domanda, dico: è fondamentale”.

Lo sport è una ‘’palestra’’ di vita per i ragazzi. Crede che i giovani atleti protagonisti di questa manifestazione possano diventare una fonte d’ispirazione?

“Certamente. I migliori modelli per i ragazzi sono i ragazzi stessi, i giovani. Giusto per fare un esempio calzante, seppur non legato allo sport, recentemente ho conosciuto una studentessa calabrese di 14 anni, Karol, che è diventata testimonial per tutti i ragazzi autistici. Il suo linguaggio, il suo comportamento è più facilmente emulabile dai coetanei. Il messaggio così è più diretto. Stesso dicasi per lo Sport. Le giocatrici delle Nazionali Under 19 saranno senza dubbio fonte di ispirazione, ma per tutti, non solo per la loro fascia d’età. Fare sport è basilare, per il fisico e per la mente, a qualunque età. Farlo a livello agonistico dà certamente stimoli ed emozioni differenti. Quindi vedere dal vivo, conoscere a tu per tu dei professionisti non può che suscitare nei meno adulti sentimenti di imitazione, competizione e dunque voglia di mettersi in gioco alzando il livello personale di impegno”.

A proposito di impegno, la Regione Calabria si impegna attivamente per promuovere a 360° lo sport sul territorio, ma non dimentichiamo che sono le famiglie, in primis, a dover comprendere e quindi avvicinare i ragazzi ai centri sportivi. Ritiene che eventi del genere svolgano anche un ruolo di sensibilizzazione verso i più adulti?

“Indirettamente ho già risposto poco fa a questa domanda. Il bello dello sport è che non ha età. Può essere un adulto a far scaturire nel giovane aspirazione sportiva così come viceversa. Pertanto, sì! Credo che le manifestazioni importanti, gli eventi di spessore nazionale ed internazionale, possano solo far bene, avvicinando tutti maggiormente alle attività fisiche e sportive. E dopo ciò che abbiamo vissuto durante la pandemia, lo sport assume un ruolo ancor più essenziale, per contrastare disturbi di carattere psicologico o alimentare ed abbattere l’isolamento sociale. Lo Sport è veicolo di socialità, ma soprattutto promuove la solidarietà nella diversità, caratteriale, etnica, sociale. E non di meno diventa fondamentale anche per fortificare il carattere, per temprare lo spirito, per educare alle regole. Non a caso è spesso accostato alla Legalità ed al rispetto dell’altro”.

Lo sport inteso come cultura, come spinta motrice per lo sviluppo sociale. Che ruolo svolge in quest’ottica la Regione Calabria e come sostiene attivamente le società sportive?

“Come Giunta regionale ci siamo insediati da pochi mesi, eppure abbiamo avviato diversi confronti con federazioni, comitati e associazioni. Ci siamo già interfacciati per esempio con i principali organismi sportivi calabresi: CONI, CIP, Sport e Salute. Siamo una Giunta improntata all’ascolto, al dialogo, al confronto vero e aperto. Stiamo lavorando su una programmazione a medio e lungo termine, affinché nei 5 anni della nostra Legislatura lo Sport diventi centrale nelle strategie di inclusione e valorizzazione della persona. Ovviamente sosterremo le società sportive direttamente ed indirettamente, attraverso bandi e tramite investimenti nell’impiantistica. È di questi giorni per esempio un importante stanziamento nell’ambito del PNRR, un bando dedicato ai comuni e che riguarda le infrastrutture, con scadenza aprile. Pertanto, colgo anche questa occasione per stimolare le Amministrazioni a manifestare interesse, restare al passo con gli avvisi pubblici e sfruttare ogni chance di sviluppo. Lo sport insegna che fare squadra è fondamentale. Beh, così devono fare anche le Istituzioni del territorio, a partire dalla Regione, passando per Province e Comuni, arrivando agli enti ed agli organismi tutti. Dobbiamo lavorare in sinergia per produrre il massimo e cambiare questa terra. Come recita lo slogan di un noto brand sportivo, “niente è impossibile”, neppure cambiare la Calabria. Io ci credo”.

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