Ven. Apr 26th, 2024

L’ultima fatica degli alunni dell’istituto di Locri ha un duplice risvolto: da un lato, il volume “La pioggia di Londra”, che in circa trecento pagine fornisce una panoramica sui mitici anni ’60, analizzati sia dal punto di vista storico che da quello sociale. In questo contesto, naturalmente, il fenomeno Beatles ha avuto un ruolo centrale nel dare forma alla cultura britannica, riuscendo ad oltrepassare i confini dell’isola e a influenzare il resto del mondo. All’interno del volume ci sono le testimonianze straordinarie di artisti intramontabili che sono stati i protagonisti di quel decennio irripetibile: gli alunni hanno ottenuto interviste inedite a musicisti del calibro di Maurizio Vandelli, Shel Shapiro, Bobby Posner, Valerio Veronese, Luca Colombo, Gary Stewart Hurst, Piero Monterisi, Marcello di Benedetto e a chi ha lavorato in sinergia con le band dell’epoca, pur rimanendo dietro le quinte, come Luigi Luppola, Maurizio Guccini, Alessandro Puzzanghera, Michele Panetta, Angela Maria Pia Guarneri e molti altri.

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il boom economico degli anni ’60, come ben sappiamo noi che siamo “i posteri”, è giunto al termine e ad esso sono seguiti decenni più bui, che sono sfociati in ripetute crisi economiche e, più recentemente, sanitarie che hanno lasciato il mondo in ginocchio. In un contesto come questo si inserisce la seconda parte del progetto, che ha avuto come risultato il cortometraggio “Locride 2.0”, dedicato al tema dell’emigrazione e della fuga di cervelli dal sud verso il resto d’Italia e del mondo. In meno di un’ora, il filmato è riuscito a trattare una tematica così attuale e delicata in modo originale e coinvolgente.

Londra è da sempre la meta per eccellenza per i giovani che decidono di partire alla ricerca della realizzazione personale e professionale, ma che lasciano nella propria terra d’origine il loro cuore con la speranza di poterci, un giorno, fare ritorno. E se ci fosse un’alternativa? E se fosse possibile rimanere nella Locride per fare dei propri sogni una realtà?

Foto Domenico Cavallo

Per realizzare il docu-film, i ragazzi sono partiti da una domanda diretta e tagliente: “Vale la pena restare nella Locride?” e l’hanno posta a insegnanti, amministratori e persone comuni al fine di sciogliere questo interrogativo. Le risposte ottenute sono state sorprendenti e incoraggianti: in un momento storico in cui tutto sembra andare contro le giovani generazioni, c’è chi dà loro speranza e le incoraggia a restare in una terra che ha molto da offrire, se curata adeguatamente. Il filmato, tradotto in italiano e inglese, ha delle splendide immagini della costa e dell’entroterra e sarà donato alle compagnie di trasporti locali affinché possano diffonderlo, offrendo anche a chi arriva da fuori un assaggio delle bellezze locridee.

Il progetto, che ha raccolto il plauso di tutti i presenti al Cine Vittoria di Locri, arriva al momento giusto, quello della tanto attesa ripartenza e si pone come un trampolino di lancio per i giovani che hanno voglia di fare del proprio territorio la casa accogliente in cui scelgono di restare.

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

Print Friendly, PDF & Email