Ven. Apr 19th, 2024

Polistena, Auddino: “Ancora nulla per l’ampliamento dell’Itis Milano”

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Ancora un nulla di fatto per l’ampliamento dell’istituto tecnico industriale statale Milano di Polistena. Il senatore Giuseppe Auddino, del Movimento Cinque stelle, non ci sta e per questo chiede notizie sui lavori e sui finanziamenti da spendere alla Città metropolitana 

“Era fine novembre quando la Città Metropolitana di Reggio Calabria mi rassicurava che a giorni avrebbe provveduto ad appaltare i lavori di ampliamento dell’istituto tecnico industriale statale Milano di Polistena. Da quanto mi risulta ancora non è stato fatto nulla ed il progetto esecutivo presentato dall’Istituto è rimasto sui tavoli della Città Metropolitana. Si sarebbe dovuto procedere all’approvazione del progetto e all’affidamento dei lavori, ma dopo quattro mesi tutto sembra essere caduto nel dimenticatoio mentre i 500 mila euro destinati alla scuola rimangono in attesa di essere spesi” , afferma il senatore Giuseppe Auddino. 

“Grazie ad una mia proposta legislativa portata all’;attenzione dell’ ex ministro della Pubblica istruzione Lucia Azzolina e confluita nel testo della scorsa legge di bilancio – spiega il senatore – le scuole italiane hanno a disposizione finanziamenti per opere di
messa in sicurezza, di nuova costruzione e di cablaggio interno, tra cui le scuole calabresi Itt Panella Vallauri di Reggio Calabria, l’istituto Severi di Gioia Tauro e l’Istituto alberghiero di Condofuri.

L’Itis di Polistena aspetta da troppo tempo i lavori per la costruzione di nuove aule e spazi più ampi, necessari all’istituto dove di anno in anno gli iscritti continuano ad aumentare. Chiedo alla Città Metropolitana di spiegare pubblicamente quale sia il motivo di questo considerevole ritardo dal momento che è già stato presentato un regolare progetto che necessita solo di essere eseguito. Diversamente, l’ente metropolitano si attivi al più presto con procedura d’urgenza per bandire la gara in modo che vengano aperti immediatamente i cantieri presso l’istituto, evitando che anche nel prossimo anno scolastico i ragazzi si trovino ancora in condizioni di disagio in spazi ridotti” conclude Auddino.

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