Mar. Apr 23rd, 2024

Oggetto del contendere è la decisione di spendere alcune risorse in denaro per gli eventi estivi di tutta la Provincia, circa 320 mila euro. Pochi, però, secondo il quotidiano, destinati a Taurianova. La proposta è quella di portare i Cugini di Campagna, ma “non posso regalare una serata di questa portata ad un comune leghista”

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

E’ polemica a Taurianova, in Provincia di Reggio Calabria, per via di una serata negata dalla Città Metropolitana al Comune reggino in quanto… leghista. A ricostruire la vicenda è Il Giornale, che chiama in causa il delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e il l’Assessore di Taurianova Massimo Grimaldi, componente di un’Amministrazione – quella taurianovese – appunto della Lega.

Oggetto del contendere è la decisione di spendere alcune risorse in denaro per gli eventi estivi di tutta la Provincia, circa 320 mila euro. Pochi, però, secondo il quotidiano, destinati a Taurianova. La proposta è quella di portare i Cugini di Campagna, ma “non posso regalare una serata di questa portata ad un comune leghista”, è quanto avrebbe detto Quartuccio proprio a Grimaldi, così come riporta il Giornale. E Grimaldi non le ha mandate a dire, denunciando pubblicamente l’accaduto: “ci siamo sentiti discriminati, ci ha bollati come leghisti che non meritano nulla. Ci troviamo di fronte ad una politica dell’odio solo perché abbiamo idee diverse. È vergognoso! E loro sarebbero quelli dell’accoglienza, della parità? È assurdo che accada questo”.

La risposta di Filippo Quartuccio non si è fatta attendere: “non guardo le tessere di partito, non ho mai pronunciato quella frase. All’assessore Grimaldi avevamo proposto un altro evento, uno spettacolo con artisti locali, ma hanno rifiutato”, ha detto, minacciando querele verso la Lega. “Ci proponevano un piccolo spettacolo di cabaret, non all’altezza della nostra festa”, la controbattuta di Grimaldi, ma “chi non accetta, evidentemente non merita”, ha chiuso il consigliere metropolitano.

strettoweb

Print Friendly, PDF & Email