Mer. Apr 24th, 2024

“In una regione come la Calabria dove l’aspettativa di vita è in media di due anni in meno rispetto a quella nazionale e il diabete, l’ipertensione, l’obesità femminile e infantile e le malattie multiple associate sono le più alte d’Italia, il tema della prevenzione attraverso il controllo dei fattori di rischio con l’alimentazione sarà la questione capitale che questa terra dovrà affrontare in maniera sistematica. Il progetto presentato a Varapodio da Valter Longo è nel solco importantissimo da tracciare e diffondere”. È quanto scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

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La popolazione calabrese, sottolinea ancora la Bruni: “come del resto nel mondo, invecchia sempre di più ma è contemporaneamente anche quella con la peggiore salute rispetto alle altre regioni e la più povera d’Europa. Peggiore salute significa pessima qualità di vita e conseguentemente spesa sanitaria enorme. La nostra sanità commissariata da oltre un decennio e l’incapacità gestionale ha impedito non solo la riorganizzazione e la nascita di ospedali e strutture adeguate ma anche la capacità di comprendere e insegnare alla collettività che assumere stili di vita idonei e lavorare sulla prevenzione sia fondamentale. Ricordiamoci che una collettività informata e “competente” è anche in grado di assumere scelte corrette. Valter Longo è un ricercatore di origini calabresi, notissimo per i suoi studi e ricerche sull’alimentazione e che hanno già dimostrato avere un impatto positivo sui tumori e più in generale sui fattori di rischio e la longevità. Il progetto che coinvolgerà la popolazione di Varapodio, Molochio, Oppido Mamertina e altre aree limitrofe, avrà il compito di dimostrarlo su un ampia scala. Lo studio durerà 18 mesi e saranno arruolate 400 persone tra i 30 e i 65 anni con almeno un fattore di rischio che saranno divise in tre gruppi con tre tipi di alimentazione diversa, la dieta mima digiuno, quella della longevità e coloro che si continueranno ad alimentare come al solito. Sarà dunque possibile fare i confronti tra i tre gruppi, consentire di misurare la riduzione dei fattori di rischio ma anche, e questo sarà compito del professor Passarino e dei suoi ricercatori dell’Unical, verificare se tutto questo comporti anche la variazione del DNA dei telomeri che sono quei pezzetti dei cromosomi la cui lunghezza è direttamente correlata alla durata della vita.  Una dimostrazione efficace che l’alimentazione influisce sulla durata di vita”.

“L’importanza del lavoro e dei risultati scientifici che ne conseguiranno – prosegue – non solo porteranno la Calabria sulle riviste di tutto il mondo ma serviranno a dare un messaggio forte e giusto alla politica e al management della sanità che deve saper programmare e indicare la strada giusta da seguire in questa nostra Calabria. Altro aspetto importante e fondamentale da sottolineare è l’interazione efficace tra il Comune di Varapodio e i ricercatori cha permesso una progettualità, finanziata non solo dalla Fondazione Valter Longo ma anche dalla Regione con il progetto dei borghi per   un milione e mezzo di euro e che ha legato il miglioramento strutturale dell’ambiente alla salute dei cittadini. Ci auguriamo dunque che la Calabria riesca a diffondere le buone pratiche e ad esportare nel mondo “l’elisir di lunga vita”, come del resto sottolineato dal National Geographic che già da parecchio tempo aveva attenzionato l’area di Molochio e Varapodio per la numerosità dei centenari. In sintesi una bella pagina di come scienza e ricerca applicate e istituzioni possono efficacemente lavorare per migliorare la qualità di vita della collettività. Una Strada Maestra”, conclude Amalia Bruni.

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