Ven. Mar 29th, 2024

Mosca prova a importare componenti militari americane per droni dual use utilizzando l’Italia come scalo intermedio. Tutto sarebbe partito dal Canada, passando poi per Gioia Tauro e arrivando infine in Russia. Peccato però che l’ultima parte dell’operazione non sia andata a buon fine. Come riporta Repubblica, infatti, circa un mese fa le autorità italiane hanno individuato queste attrezzature dal valore di decine di milioni di euro e le hanno messe sotto sequestro.

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Il Cremlino non era interessato ai droni, ma ai sistemi che contribuiscono al loro controllo e alla loro guida. Le componenti americane su cui i russi avevano messo gli occhi avrebbero potuto aiutarli a dare la spallata finale a Kiev, prendendo prima tutta l’area orientale e poi proseguendo verso il centro o anche lungo la fascia costiera dell’Ucraina. Per Mosca sarebbe stata fondamentale la tecnologia avanzata di cui dispongono gli Stati Uniti. Di qui l’idea di importare di nascosto le componenti americane per i droni.

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