Il 6 luglio, si é tenuta la seconda udienza del processo d’appello contro Domenico Lucano .Il dato rilevante, che riveste grande importanza, consiste nel fatto che la Corte ha accettato, ed acquisito agli atti, un’intercettazione che la Procura di Locri si era ben guardata dal trascrivere, e che quindi, non é mai arrivata in tribunale.Che le intercettazioni, fossero state manipolate con particolari tagli ed estrapolazioni dal contesto, era cosa ben nota. Si scopre che Mimmo Lucano era controllato non solo al telefono,ma aveva cimici in macchina, a palazzo Pinnaró, dappertutto. Il perché di questo dispiegamento di strumenti sembra abbastanza chiaro. Le indagini della GdF non avevano portato a nulla di concreto, anzi smentivano le tesi della famigerata Procura. Ed allora le intercettazioni, manipolate ad arte, diventavano indispensabili.L’acquisizione agli atti della mancata trascrizione di quella intercettazione, diventa importante perché rivela (ove ce ne fosse ancora bisogno), il disegno persecutorio nei confronti di Lucano. Ricorda quella relazione dell’ispettore Campolo occultata dalla Prefettura di Reggio Calabria. Manipolazioni ed occultamento che sono serviti per quell’infame condanna. Persecuzione che già preannunciava l’ispettore Del Giglio nell’intercettazione in fattispecie, quando Lucano non era ancora indagato.Associazione a delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio.Sono questi i capi d’imputazione per cui Domenico Lucano é stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione.Né il processo, né le motivazioni della sentenza hanno dimostrato, con fatti ineluttabili, la consistenza di questi reati.Cosa dire…l’unica nota positiva é che Mimmo Lucano non é più nelle grinfie della procura e del tribunale di Locri. Il suo destino non dipende più da loro…La prossima udienza si terrà il 26 Ottobre(Cit.)Mimmo innocente .Si faccia luce sui mandanti .Domenico Lucano fb
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