Sab. Apr 20th, 2024

IL VESCOVO FRANCESCO OLIVA RACCONTA IL PERCHÈ DI QUESTA SCELTA NELL’OTTIMA DI UNA NUOVA SPERANZA

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Se qualcuno racconta che lì dove sorge il santuario di Polsi, ci fosse un tempo la casa della Sibilla aspromontana che sconfitta lasciò il posto alla Madonna, tradizione popolare vuole invece che nell’XI secolo un pastore cercando il suo torello, lo trovò dove ora sorgono quelle mura, mentre dissotterrava una croce di ferro dalla forma strana. Lì ebbe in visione la Madre celeste che gli chiedeva di costruire per lei una casa.

Quale che sia l’origine avvolta nel mistero, certa è la presenza dei monaci Basiliani che in questo luogo veneravano un’immagine di Maria. Dopo un tempo di abbandono a partire dal 1400, risorse verso la metà del 1700, assumendo i contorni di quel posto di fede mariana che oggi lo contraddistingue.

La statua della Vergine Maria Madre del Buon Pastore venerata anche sotto il nome di Madonna della Montagna, arrivò a Polsi dalla Sicilia nel 1560. In pietra siracusana, è stata oggetto in queste settimane di un restauro che si concluderà il prossimo ottobre. Una scelta non casuale spiega il vescovo della diocesi di Locri-Gerace, Francesco Oliva

Quest’anno il 2 settembre a Polsi sarà una festa eccezionale, non solo per il ritorno dei fedeli dopo la pandemia ma soprattutto perché monsignor Oliva, ha stabilito che quello sarà anche il giorno dell’Incoronazione.

Un momento storico per i fedeli che di fatto apre il solenne Anno Mariano che si concluderà il 2 settembre 2023. Una scelta di fede per un nuovo cammino di speranza, dice monsignor Oliva. Per le comunità del territorio anche la possibilità della Peregrinatio della statua processionale lignea del santuario.

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